Elezioni locali Opposizione: “Ora tocca a noi” Karácsony

Gergely Karácsony, candidato congiunto dell’opposizione a sindaco di Budapest, ha promesso di trasformare Budapest in una casa comune di tutti noi, una volta vinta le elezioni amministrative previste per domenica.

“Ora tocca a noi dimostrare che c’è spazio per una politica giusta, e possiamo portare Budapest al 21° secolo, e mantenerla in Europa per sempre”, ha detto in una manifestazione di chiusura dei partiti di opposizione’ campagna elettorale nel centro di Budapest venerdì sera.

“Ora è a portata di mano per noi riprendere la nostra città La storia ci ha insegnato che i cambiamenti in Ungheria iniziano sempre a Budapest, e ora sono iniziati,” ha detto.

Karácsony ha ribadito la sua promessa di imporre una nuova tassa ai proprietari di immobili del valore di oltre 500 milioni di fiorini, piantare tanti alberi quanto il numero di bambini nati ogni anno in città, piantare una grande foresta sull’isola di Csepel, creare un corridoio verde lungo il Danubio nel nord di Budapest, aiutare i pensionati bisognosi a saldare le bollette del riscaldamento e rendere gratuiti i trasporti pubblici per i bambini sotto i 14 anni. Ha aggiunto che non verranno costruiti stadi sportivi prima che ogni distretto abbia uno scanner TC proprio.

Antal Csárdi, deputato della LMP verde, ha affermato che i partiti di opposizione insieme sono ora più forti e più uniti di Fidesz al potere.

Il co-leader di Párbeszéd Tímea Szabó ha affermato che negli ultimi nove anni l’opposizione non si è mai più avvicinata alla vittoria di quanto non faccia oggi.

Ágnes Kunhalmi, un parlamentare socialista, ha affermato che l’Ungheria è in un periodo di transizione da un regime autoritario a una dittatura aperta.

“La posta in gioco nelle elezioni locali è salvare il Paese dal dominio dittatoriale, ha detto.

András Fekete-Győr, leader di Momentum, ha affermato che le elezioni apriranno un nuovo capitolo nella storia di Budapest.

Klára Dobrev, vicepresidente del Parlamento europeo ed eurodeputato della Coalizione Democratica, ha accusato il sindaco in carica Istvan Tarlos di aver esposto la città all’operazione “oligarchica di tipo mafioso di Fidesz” e di aver dato la preferenza alla disciplina di partito rispetto agli interessi dei suoi residenti.

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