Ungheria CPI scende a 3,1 pc ad agosto

L’indice annualizzato dei prezzi al consumo dell’Ungheria si è attestato al 3,1% ad agosto, in calo rispetto al 3,3% del mese precedente, ha detto martedì l’Ufficio centrale di statistica (KSH).
L’inflazione complessiva è stata sollevata da un aumento dell’8,8% del prezzo degli alcolici e del tabacco e da un aumento del 5,6% dei prezzi dei prodotti alimentari. I prezzi dell’abbigliamento sono aumentati dell’1,8%, i prezzi al consumo dei beni durevoli sono diminuiti dell’1,4% e i prezzi dell’energia domestica sono aumentati dell’1,0%. I prezzi nella categoria dei beni che comprende il carburante per veicoli sono aumentati dello 0,1%. I prezzi dei servizi sono aumentati del 2,8%.
KSH ha osservato che il prezzo dei prodotti del tabacco è aumentato del 12,8% durante il periodo, mentre il prezzo del carburante per veicoli è sceso del 2,6%.
Ad agosto il CPI armonizzato per un migliore confronto con gli altri Stati membri dell’Unione Europea era del 3,2%.
L’inflazione core destagionalizzata, che esclude la volatilità dei prezzi del carburante e dei prodotti alimentari, è aumentata del 3,7%.
L’inflazione calcolata utilizzando un paniere di beni e servizi utilizzati dai pensionati si è attestata al 3,4 per cento.
In un confronto mese su mese, i prezzi al consumo sono scesi dello 0,1% in agosto.
In un’analisi mensile rilasciata dopo la pubblicazione dei dati KSH, il Banca nazionale d’Ungheria (NBH) attribuito il calo dell’inflazione complessiva principalmente al calo dell’indice dei prezzi dei prodotti alimentari non trasformati.
La misura dell’inflazione core della banca centrale, esclusi gli effetti indiretti (indicatore di inflazione sottostante) è stata pari al 3% nel mese di agosto, rispetto al mese precedente.
Dopo una riunione mensile sulla fissazione delle tariffe ad agosto, i politici di NBH hanno affermato che l’inflazione core, esclusi gli effetti delle imposte indirette, è probabile che diminuisca gradualmente al 3% dalla fine del 2019” a causa di un rafforzamento degli effetti disinflazionistici”.
L’analisi mensile della NBH mostra che l’indicatore della banca centrale per l’inflazione sensibile alla domanda, che esclude gli alimenti trasformati dall’inflazione core, si è attestato al 2,9%, anch’esso invariato rispetto al mese precedente.
Anche l’indicatore dell’inflazione dei prezzi vischiosa, che comprende articoli per i quali i prezzi al dettaglio variano, in media, non più del 15% al mese, è rimasto stabile al 3,4%.
L’NBH ha detto famiglie“le aspettative di inflazione “ sono rimaste moderate, a un livello coerente con l’obiettivo di inflazione del 3% di” in agosto.

