La produzione dell’Opera di Stato ungherese di un nuovo pezzo di Mozart viene presentata in anteprima su OperaVision

Ritorna l’Opera di Stato ungherese sulla piattaforma di OperaVision il 21 giugno 2019 con una rarità: la recente produzione in prima mondiale de L’oca del Cairo, ossia Lo sposo deluso realizzata da due frammenti di Mozart sarà disponibile per sei mesi.
Nel 1783, Mozart si mise a comporre due nuove opere, ma rinunciò a entrambe Dopo aver completato quasi tutti i primi dei tre atti previsti de L’oca del Cairo, Mozart abbandonò l’opera a causa di problemi testuali, si mise quindi al lavoro sull’opera
buffa Lo sposo deluso, ma non portò a termine neanche quest’opera.
Lo stile musicale delle due commedie abbandonate può essere considerato un precursore sia di Figaro che di Così, e talvolta si può persino riconoscere il mondo di Don Giovanni. Sebbene le parti completate non siano mai state messe in scena durante la vita di Mozart, dalla sua morte ne sono stati fatti diversi pasticci di successo. Nessuno, tuttavia
si è tentato di integrare solo i due frammenti artistici risalenti allo stesso periodo, anche se ci sono possibili punti di connessione, e le somiglianze delle loro storie con Seraglio sono meravigliose.
Un’idea accarezzata dal Direttore Generale Szilveszter Ókovács da 25 anni, il Opera di Stato ungherese presentato l’opera operistica finora sconosciuta di Mozart e, sotto la direzione di Pál Németh e in una produzione diretta da Attila Toronykőy, da inaugurare
la sala teatrale degli Eiffel Art Studios di Budapest con esso nell’aprile 2019.
Cast: István Kovács (Don Pippo), Anikó Bakonyi (Celidora), Gergely Biri (Calandrino), János Szerekován (Lionetto), Zita Váradi (Lavina), Péter Balczó (Biondello), Bori Keszei (Auretta), Máté Fülep (Chichibio)
Con l’Orchestra e il Coro dell’Opera di Stato ungherese (direttore del coro: Gábor Csiki).
Direttore d’orchestra: Pál Németh
Ulteriori informazioni: www.operavision.eu




