La lettera del commissario delle Nazioni Unite su Ahmed H è “oltraggiosa”, afferma il ministero ungherese

Il ministero degli Esteri ha condannato una lettera inviata dal commissario ONU per i diritti umani al ministro degli esteri in cui si afferma che i diritti personali di Ahmed H, un migrante siriano, sono stati violati.
Ahmed H ha trascorso 40 mesi in prigione per incitamento a una rivolta nel settembre 2015 al confine tra Ungheria e Serbia. È stato condannato a cinque anni di carcere con una procedura ripetuta l’anno scorso per aver attraversato illegalmente il confine come parte di una folla in rivolta e aver lanciato oggetti contro la polizia, cosa che la corte considerata complicità in attività terroristiche, leggi di più QUI.
Ha intentato una causa contro l’Ufficio di Gabinetto del Primo Ministro affermando che l’indagine governativa “national consultation” del 2017 sul piano “Soros” si riferiva direttamente a lui e dava l’impressione che fosse già stato condannato quando la corte non aveva ancora approvato una sentenza definitiva. Ahmed H ha chiesto 8 milioni di fiorini (25.300 euro) di danni.
ONU ‘SI SCHIERA CON TERRORISTA’ SUGLI UNGHERESI, DICE IL MINISTRO DEGLI ESTERI A GINEVRA
Fionnuala Ni Aolain, il commissario, ha criticato le leggi e le procedure ungheresi, sostenendo che il governo del paese ha ignorato Ahmed H in una campagna di calunnia durante l’esecuzione del sondaggio di consultazione nazionale, ha osservato il ministero nella sua dichiarazione.
Nella sua lettera, la commissaria ha affermato che le leggi ungheresi sul terrorismo violano i diritti umani, di conseguenza l’uomo non è un terrorista.
Il ministero ha risposto martedì, dicendo che
“Le leggi ungheresi sono chiare e servono alla sicurezza degli ungheresi”.
Secondo queste leggi, chiunque “attacchi il confine ungherese e la polizia che lo protegge è considerato un terrorista, ha aggiunto.
“È inaccettabile che le forze pro-migrazione a Bruxelles e nelle Nazioni Unite si siano schierate con Ahmed H contro il popolo ungherese, ha detto il ministero, aggiungendo che considera il commissario per i diritti umani una delle persone di George Soros”, data la sua ruolo di primo piano nella Open Society Foundation.

