Ungherese chiama UE, ONU per conto oltre ‘carte migranti’

Il ministro degli Esteri Péter Szijjártó lunedì ha posto domande alla Commissione europea e alle Nazioni Unite sulle carte di debito “non identificate emesse a un certo numero di migranti”.
A margine di un incontro dei suoi omologhi europei a Bruxelles, Szijjártó ha dichiarato in una conferenza stampa che le domande, rivolte all’Alto Commissariato delle Nazioni Unite per i rifugiati Filippo Grandi e al Commissario dell’UE per le migrazioni Dimitris Avramopoulos, miravano a rivelare quanti programmi di questo tipo sono stati lanciati, quante carte sono state distribuite e quanti fondi sono stati utilizzati per i programmi.
Szijjártó ha detto che voleva anche sapere se il programma è stato attuato direttamente o attraverso organizzazioni civili.
Il ministro ha insistito sul fatto che emissione di carte bancarie anonime si trattava di una mossa” dichiaratamente pericolosa e poteva compromettere la lotta al terrorismo e al traffico di esseri umani, “ma si adatta perfettamente all’approccio rappresentato dal patto globale di migrazione delle Nazioni Unite”.
A Szijjártó è stato chiesto in merito alle recenti osservazioni della cancelliera tedesca Angela Merkel secondo cui il governo ungherese aveva chiesto all’Austria e alla Germania nel 2015 di accogliere alcuni migranti (inondando l’Ungheria all’epoca).
Szijjártó ha rifiutato di commentare e ha detto che la politica anti-tedesca è in turbolenza e tra le manovre e i giochi si fanno tutte le osservazioni.
Immagine in primo piano: MTI/AP

