Ministro degli esteri ungherese incontra i leader ebrei negli Stati Uniti

Mercoledì sera il ministro degli Esteri Péter Szijjártó ha incontrato a New York i rappresentanti delle organizzazioni ebraiche e ha assicurato ai suoi partner negoziali il sostegno dell’Ungheria nella lotta contro l’antisemitismo.
Affrontare un UNESCO conferenza dopo i suoi colloqui, Szijjártó ha sottolineato l’impegno del governo ungherese a continuare in futuro la sua politica di tolleranza zero nei confronti dell’antisemitismo.
Per quanto riguarda l’Unione europea, Szijjártó ha affermato questo
la comunità non può essere forte se non “insiste sulla sua eredità giudaico-cristiana”
e ha aggiunto che il suo governo “disapprova i movimenti volti a lasciare gli stati nazionali e il cristianesimo dietro la”.
Szijjártó ha espresso preoccupazione per i recenti sviluppi “indicando un aumento dell’antisemitismo in alcune parti dell’Europa occidentale” e ha affermato che si tratta di una conseguenza della migrazione“massiccia e incontrollata”. Ha insistito sul fatto che in molte parti dell’Europa occidentale si sono sviluppate società“parallele”, che rappresentano non solo una sfida alla sicurezza ma possono anche dare origine all’estremismo religioso.
Su un altro argomento Szijjártó ha detto questo
L’Ungheria considera Israele un partner strategico e sostiene un approccio onesto ed equilibrato nelle organizzazioni internazionali che riguardano quel paese.
Ha aggiunto che l’Ungheria non ha mai sostenuto decisioni di revoca disoneste o motivate politicamente contro Israele.
Lo ha notato anche Szijjártó
il governo ungherese ha recentemente proposto una dichiarazione congiunta contro l’antisemitismo nel ONU Consiglio per i diritti umani, un’iniziativa sostenuta da 25 paesi.
Il ministro degli Esteri ha incontrato i rappresentanti dell’Anti-Defamation League, della Conferenza dei presidenti delle principali organizzazioni ebraiche americane, della Coalizione nazionale a sostegno dell’ebraismo eurasiatico, dell’organizzazione B’nai B’irth, del World Jewish Congress, dell’American Jewish Committee e del Simon Wiesenthal Center.

