L’agenzia europea per i diritti critica la campagna anti-Soros del governo Orbán e l’antisemitismo in Ungheria

L’Agenzia dell’Unione Europea per i Diritti Fondamentali (FRA) ha pubblicato il suo rapporto annuale sulla discriminazione nel blocco e ha fatto riferimento alla campagna pubblicitaria del governo ungherese incentrata sul miliardario americano Giorgio Soros da antisemita.

L’agenzia ha affermato che l’antisemitismo ha assunto molte forme, sottolineando che la Federazione delle comunità ebraiche in Ungheria (Mazsihisz) ha invitato il primo ministro Viktor Orbán a fermare la campagna del governo contro Soros.

Nel frattempo, riferendosi all’Autorità ungherese per le pari opportunità, il rapporto lo rileva

più di un terzo degli ungheresi intervistati ha subito qualche tipo di discriminazione, ad esempio a causa della loro origine o età.

L’agenzia ha fatto riferimento anche all’azione della polizia nel contesto della migrazione attraverso i Balcani occidentali, insistendo sul fatto che i richiedenti asilo erano stati maltrattati eppure nessun agente di polizia o guardia di frontiera coinvolto era stato condannato L’agenzia ha detto che gli Stati membri dell’UE sono obbligati a garantire garanzie e indagare a fondo su tutti i casi.

La FRA ha affermato che, ad eccezione dei minori non accompagnati, l’Ungheria ha collocato quasi tutti i richiedenti asilo in zone di transito frontaliere. Ciò, ha aggiunto, è stato considerato privazione della libertà secondo il diritto internazionale ed europeo, poiché i richiedenti asilo potevano lasciare i campi solo rientrando in Serbia.

Il rapporto rilevava che il Corte europea dei diritti dell’uomo si era pronunciato contro l’Ungheria per aver detenuto illegalmente due richiedenti asilo nell’autunno del 2015 nella zona di transito di Röszke prima di rimandarli in Serbia.

Lo ha affermato il partito al potere Fidesz in Ungheria in reazione al rapporto

“George Soros ha persone ovunque, questa organizzazione includeva”.

Balázs Hidvéghi, capo delle comunicazioni di Fidesz, ha affermato che il rapporto “ riflette le bugie sull’Ungheria come precedentemente propagate dalla rete di Soros”.

Citando il rapporto che secondo lui equiparava gli attacchi contro Soros all’antisemitismo, Hidvéghi ha aggiunto: “Tutti sanno che non è il background di Soros che troviamo problematico ma le sue opinioni e attività a favore dell’immigrazione.” Hidvéghi ha insistito sul fatto che Soros “ ha accumulato la sua fortuna dalla speculazione e rovinando gli altri, e ora vuole usare i suoi fondi per organizzare la migrazione…

Il nostro messaggio è che Soros dovrebbe tenere per sé i suoi soldi sporchi.”

Foto: MTi

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