La sentenza Fidesz si impegna a sostenere la criminalizzazione dell’organizzazione dell’immigrazione clandestina

I leader parlamentari di Fidesz sono favorevoli ad una versione più rigorosa del pacchetto di progetti di legge “Stop Soros”, in particolare alla sua proposta di inserire l’organizzazione dell’immigrazione clandestina nel codice penale, ha detto lunedì il capogruppo del partito.

Lo ha osservato in conferenza stampa Máté Kocsis

il disegno di legge definisce la promozione dell’immigrazione clandestina come un’attività organizzata che aiuta illegalmente una persona non in pericolo di persecuzione a presentare una richiesta di asilo o ad ottenere un titolo di residenza.

La pena è della reclusione da 5 a 90 giorni.

Una condanna a un anno di reclusione attende chiunque sia ritenuto colpevole di sostenere finanziariamente l’immigrazione clandestina o di trarne profitto economico se la sua attività si svolge entro 8 km dal confine.

Le attività illegali comprendono la sorveglianza del confine e la sollecitazione, raccolta o distribuzione di dati al fine di promuovere l’immigrazione clandestina Creazione di una rete per organizzare migrazione illegale è anche un reato punibile, ha detto Kocsis.

Nel frattempo, a Kocsis è stato chiesto di commentare le notizie di stampa secondo cui l’Unione Cristiano-Democratica (CDU) tedesca voleva legare l’adesione di Fidesz al Partito popolare europeo al parere della Commissione di Venezia sul disegno di legge “Stop Soros”.

Il governo ungherese, di conseguenza, deve raggiungere un accordo con il Università dell’Europa Centrale (CEU) sulla continuazione delle operazioni della CEU a Budapest.

Kocsis ha insistito sul fatto che il PPE non ha dato al governo alcun tipo di ultimatum”.

Ha aggiunto, allo stesso tempo, che è del tutto evidente che il PPE è stato sottoposto a una pressione controversa da parte della rete “Soros”, sostenendo che il gruppo internazionale per i diritti umani Human Rights Watch, che secondo lui aveva sollecitato l’espulsione di Fidesz dal PPE, è stato finanziato anche dalla rete “Soros”.

“Vogliono rimuovere l’Ungheria e Fidesz” come ostacoli all’immigrazione clandestina, ha insistito Kocsis.

Il governo prenderà, tuttavia, in considerazione il parere della Commissione di Venezia sul disegno di legge “Stop Soros”.

Ma non si muoverà dalla sua posizione secondo cui l’Ungheria non vuole diventare un paese di immigrazione, ha aggiunto.

Foto: Gergely Botár/kormany.hu

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