Elezioni 2018 Jobbik presenta il suo pacchetto UE

Nella sua conferenza stampa, il candidato di Jobbik alla presidenza del Consiglio Gábor Vona ha presentato il pacchetto Europa del partito Il politico ha presentato un programma composto da sei elementi Come primo passo, ha indicato di cambiare l’atteggiamento dell’Ungheria nei confronti dell’UE: mentre i governi di sinistra adottavano una politica asservita, Fidesz ha deciso di litigare in modo permanente Al contrario, Jobbik è favorevole a dibattiti costruttivi e alla rappresentanza degli interessi dell’Ungheria, ha detto.
Per fare ciò, il governo guidato da Jobbik nominerebbe un vice primo ministro responsabile degli affari dell’UE per lavorare su queste relazioni 24 ore su 24, 7 giorni su 7.
Il signor Vona ha osservato che una consultazione europea è stata avviata di recente e potrebbe determinare il futuro dell’UE per i decenni a venire Viktor Orbán ha già rifiutato di partecipare a questo processo Tuttavia, ha affermato il signor Vona, se Jobbik entrerà al governo, allora l’Ungheria si unirà a questa consultazione e lotterà per un’Europa forte ed equa che sia costruita su una moltitudine di nazioni, cioè non sia basata sul concetto degli Stati Uniti d’Europa.
La questione del unione salariale è anche importante: lanciata dai paesi dell’Europa centro-orientale, questa iniziativa mira ad aiutare questi Stati membri a beneficiare della crescita economica dell’UE e a consentire ai cittadini di uscire dal loro status di schiavi salariati.
Vona ha sottolineato che i salari ungheresi ammontano solo a un quarto Tedesco salari al momento, anche se i cittadini orientali dovevano pagare altrettanto o anche di più per le materie prime.
Se Jobbik entra al governo, informerà immediatamente Bruxelles sulla sua posizione sulla migrazione: la recinzione di frontiera rimarrà e sarà istituito un servizio di guardia di frontiera; inoltre, Jobbik rifiuta sia la quota globale di assegnazione dei migranti suggerita da Orbán sia la quota obbligatoria di Bruxelles.
La sesta unità del pacchetto si riferisce al sostegno degli sforzi di autogoverno e autonomia delle comunità ungheresi che vivono nei paesi vicini, secondo Vona, Fidesz tende a sostenere questi sforzi in riunioni a porte chiuse, ma quando si tratta di forum internazionali, Fidesz non è mai stato abbastanza coraggioso da esprimere la propria opinione su questo argomento. Jobbik inserirà immediatamente questo tema nell’agenda dell’UE, soprattutto perché sono già state presentate le necessarie dichiarazioni di sostegno all’iniziativa dei cittadini europei denominata Minority Safepack.
immagine in primo piano: MTI

