Migliaia di studenti protestano per un sistema educativo più equo

Migliaia di studenti si sono riuniti ieri al fronte del Parlamento, a Kossuth tér, per protestare per un sistema educativo più equo Secondo il quotidiano online Heti VilággazdaságIl rapporto “Se le richieste degli studenti” non verranno soddisfatte entro la fine di gennaio, ci saranno ulteriori proteste.
Secondo quanto riportato dalla scena, migliaia di persone si sono radunate a Budapest ieri pomeriggio, all’angolo tra piazza Kossuth e via Alkotmány, La protesta è stata pubblicizzata anche con un evento su Facebook, al quale hanno risposto 14mila persone con ‘Going’, anche se non tutte si sono presentate.
Il protesta è stato organizzato da studenti, ma sono state invitate e accolte tutte le età che erano d’accordo con loro. Studenti e genitori hanno sostenuto i diritti degli studenti.

Desiderano protestare contro l’ingiustizia del sistema educativo, difendendo un “sistema educativo più giusto, molto moderno e incentrato sugli studenti, in cui gli studenti non diventeranno zombi esausti”.
Gli studenti sono arrivati preparati con un problema da 12 punti. Gli organizzatori distribuivano adesivi Facebook arrabbiati, ed è stato annunciato che solo i volantini “Mit kiván a magyar diákság” (Cosa vogliono gli studenti ungheresi) dovrebbero essere accettati, poiché il resto è illegale.
Secondo il cervello dietro il movimento, András Bognár, il sistema attuale trasforma gli studenti in adulti ansiosi e i legislatori dovrebbero coinvolgere gli studenti quando decidono il loro “destino”.
Una studentessa di Gy ther, Daniella Tóth, ha tenuto un discorso sulla restrizione della libertà di parola e ha richiamato l’attenzione sulle ultime notizie secondo cui ai dipendenti delle università non è consentito fare commenti senza permessi Il debito studentesco è troppo alto, ‘ma se do alla luce 3 figli, allora sono libera di andare, grazie mille!’, ha detto Daniella.

Un’altra studentessa, Laura Tóth, si lamentava dell’esaurimento e del fatto di essere ‘sovraccaricata’, in particolare riferendosi alla stanchezza che provano gli studenti dopo gli 8th oppure 9th periodo. Potrebbe succedere che un’alunna abbia 7 periodi al giorno in prima elementare, ha ricordato al pubblico, al che ha risposto con “disgustoso”. Gli studenti devono studiare molto e c’è molto materiale irrilevante.
I manifestanti erano anche arrabbiati per il fatto che le scuole ecclesiastiche ricevono aiuti finanziari 2,8 volte superiori rispetto alle loro controparti statali.
Per evitare che sorgessero accuse secondo cui la protesta avrebbe potuto avere qualcosa a che fare con Giorgio Soros oppure Lajos Simicska, gli organizzatori hanno affermato che la protesta è stata realizzata da beneficenza.
Tra le richieste degli studenti’ troviamo la limitazione del numero di periodi settimanali, l’eliminazione dello 0th periodo, e l’istruzione obbligatoria fino all’età di 18 anni, vogliono anche che il governo avvii le trattative con il corpo studentesco entro due settimane.
foto: MTI

