Mostra: Arte nella Galleria Nazionale Ungherese del XIX secolo

Il permanente riorganizzato mostra mostra d’arte ungherese fine dal 1810 al 1900 è esposto nelle sale più imponenti al primo piano della Galleria Nazionale Ungherese I visitatori possono nuovamente ammirare i capolavori ben noti alla nuova mostra comprendente circa 150 dipinti, 40 sculture, 40 medaglie, e 33 oggetti d’arte applicata Opere sono disposte secondo nuovi principi e in una diversa selezione; un terzo degli oggetti esposti era stato precedentemente visibile in rare occasioni.

L’Ottocento si distingue per la nascita dell’arte nazionale e l’emergere delle più importanti istituzioni artistiche, tra cui musei, accademie, mostre, premi d’arte, nonché critica d’arte e stampa d’arte.

La pastorella di István Ferenczy, il picnic di Pál Szinyei Merse a maggio, il pastore doloroso di Miklós Izsó o la famiglia rumena di Miklós Barabás che va alla fiera sono praticamente diventati opere iconiche dell’arte nazionale ungherese ed esempi indelebili della memoria pittorica collettiva ungherese.

La mostra riorganizzata composta da 14 sezioni, disposte in ordine cronologico (Arte ungherese all’inizio dell’Ottocento; La nazione e l’arte), stilistico (Biedermeier; Incantato dall’Oriente; All’aria aperta, Naturalismo), tematico (L’eroismo della vita moderna, Nelle terre d’Italia, Esotismo ed erotismo) e basato sui generi (Dalla natura al paesaggio; L’età d’oro del ritratto).

Una sezione dedicata alla storia culturale e istituzionale, intitolata Le scene della cultura, occuperà la sala centrale e costituirà un’entusiasmante novità dello spettacolo.

Fornisce una panoramica delle istituzioni artistiche che si stabilirono in Ungheria nel diciannovesimo secolo e consentirono lo sviluppo della vita artistica. Le sezioni contengono unità incentrate su un maestro di spicco (ad esempio, István Ferenczy, Károly Markó, Miklós Izsó, Miklós Barabás, Bertalan Székely, Károly Lotz, Pál Szinyei Merse, Alajos Stróbl).

Oltre ai dipinti, alle sculture e alle medaglie, la mostra riarrangiata espone anche mobili e oggetti in ceramica, provenienti dalle collezioni del Museo delle Arti Applicate di Budapest e della Fondazione Anna Zádor, tra gli altri. Gli interni d’epoca pretendono di evocare l’ambiente caratteristico dell’epoca.

Nelle sezioni che si aprono dalla sala della cupola si possono trovare due gruppi significativi di opere d’arte. In primo luogo, opere di romanticismo nazionale, l’idea dominante nella pittura ungherese del XIX secolo: accanto alle Donne di Eger di Bertalan Székely, Il lutto di László Hunyadi di Viktor Madarász, o Il battesimo del Vajk di Gyula Benczúr, sono esposti i dipinti storici più importanti di Viktor Madarász, Sándor Liezen-Mayer, Bertalan Székely e Gyula Benczúr. In secondo luogo, i visitatori possono vedere opere rappresentative del naturalismo all’aria aperta, cioè l’inizio del modernismo: dipinti di Simon Hollósy, István Csók, Béla Ivanyi Grünwald e Károly Ferenczy, tutti attivi a Monaco e Nagybánya (Baia Mare) alla fine del secolo.

Luogo

 

Foto: facebook.com/nemzetigaleria/

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