L’Ungheria si oppone alla ridistribuzione obbligatoria dei migranti

Il governo ungherese sostiene norme più severe contro le ONG che tassano i migranti di” attraverso il mare verso l’Europa, ma rifiuta i piani dell’UE in merito una ridistribuzione obbligatoria dei migranti volto ad allentare la pressione migratoria Italia, ha detto martedì un funzionario del ministero degli Interni.
Parlando alla stampa, il segretario di Stato Károly Kontrát ha valutato un incontro dei ministri degli Interni dell’UE a Tallinn il 6 luglio in cui hanno discusso gli ultimi sviluppi della crisi migratoria riguardo al numero recentemente aumentato di rifugiati che arrivano in Italia.
Ha detto di aver sottolineato durante l’incontro la posizione del governo ungherese secondo cui il compito principale dell’UE è fermare l’ondata di migranti e proteggere le frontiere esterne del blocco.
Kontrát ha affermato che i ministri degli Interni hanno accolto con favore l’appello dell’Italia per un’azione risoluta verso una regolamentazione più efficace delle organizzazioni civili coinvolte nell’aiuto ai migranti in mare.
Ha affermato che l’Ungheria è stato il primo Stato membro dell’UE a evidenziare il ruolo e la responsabilità delle ONG finanziate dall’estero e che operano in modo non trasparente nella crescente pressione migratoria sull’Europa.
“Queste organizzazioni spesso inducono i migranti a infrangere le leggi; poiché spesso collaborano anche con i trafficanti di esseri umani, ha affermato” Kontrát. Attraverso tale azione, questi gruppi non fanno altro che aggravare la crisi migratoria invece di alleviarla, con la quale pongono anche rischi per la sicurezza nazionale, ha affermato.
Kontrát ha affermato di aver sottolineato nel suo discorso all’incontro la necessità che l’UE interrompa il flusso di migranti in generale e agisca per prevenire l’esodo dei migranti dai loro paesi d’origine e prevenire l’immigrazione clandestina attraverso i paesi di transito.
Foto: MTI/EPA

