Il 2017 sarà l’anno dei grandi investimenti culturali, afferma il governo ungherese

Budapest, 5 gennaio (MTI) 1 L’anno a venire sarà uno dei principali investimenti culturali in Ungheria, con il governo destinato a spendere più di 125 miliardi di fiorini (406,2 milioni di euro) in progetti culturali rispetto ai 52 miliardi di fiorini spesi lo scorso anno, ha detto domenica il ministro delle Risorse umane.
I principali progetti di costruzione che saranno realizzati quest’anno includono la costruzione di un quartiere museale nel Parco della Città, la ricostruzione del giardino del Museo Nazionale, la ristrutturazione della Sala Eiffel, un vecchio edificio ferroviario nel decimo distretto di Budapest che fungerà da base e deposito per il Teatro dell’Opera di Stato, di prossima ristrutturazione, e la ristrutturazione del Museo delle Arti Applicate di Budapest, ha detto Zoltán Balog alla televisione pubblica.
Per quanto riguarda l’anno commemorativo dell’Ungheria che segna il 500° anniversario della Riforma in Europa, Balog ha affermato che gli ungheresi sono più desiderosi di preservare i valori culturali che “ hanno reso questo continente grande” rispetto alle nazioni dell’Europa occidentale. “L’asse culturale in Europa si è spostato, ha detto,”, aggiungendo che la crisi migratoria ha anche dimostrato che l’Ungheria è più impegnata a preservare il patrimonio storico-culturale europeo radicato nel cristianesimo rispetto ad altri paesi. Il ministro ha affermato che la Riforma ha portato a una nuova forma di comunicazione in Europa e ha aiutato il continente a staccarsi da una lingua “ che aveva proibito di chiamare le cose con il loro nome”.
Balog ha osservato che l’anno scorso l’UNESCO ha aggiunto il metodo Kodaly di educazione musicale alla sua lista del Patrimonio Culturale Immateriale Ha detto che questo è stato un grande successo per l’Ungheria, aggiungendo, allo stesso tempo, che mentre il metodo è ben noto in tutto il mondo, l’Ungheria ha molto terreno da recuperare nella sua educazione musicale.
Ha detto che il governo ha sostenuto circa mille eventi rendendo omaggio alla rivolta antisovietica del 1956 lo scorso anno, aggiungendo che gli eventi commemorativi non hanno mai raggiunto così tante persone come durante il 60° anniversario della rivoluzione.
Foto: MTI/Ministero delle Risorse Umane dell’Ungheria

