Tre contee hanno ordinato di tenere il pollame in casa a causa della minaccia dell’influenza aviaria

Budapest, 5 novembre (MTI) 1 Il capo veterinario ungherese ha incaricato gli allevamenti di pollame in tre contee del sud-est di mantenere i loro allevamenti in casa dopo un’epidemia di influenza aviaria nel paese e in diverse parti d’Europa, ha detto martedì il ministero dell’Agricoltura.
La misura precauzionale, che riguarda le contee di Békés, Bács-Kiskun e Csongrád, mira a ridurre le possibilità che il pollame in quelle zone entri in contatto con uccelli selvatici.
Diversi paesi europei hanno segnalato focolai di influenza aviaria e Germania, Paesi Bassi e Francia hanno adottato misure simili a quelle dell’Ungheria.
[collegamento del pulsante=”https://dailynewshungary.com/bird-flu-detected-se-hungary-turkey-farm/” newwindow=””] Articolo correlato: INFLUENZA DEGLI UCCELLI RILEVATA A SE UNGHERIA TACCHINO FARM[/pulsante]
Agli agricoltori è stato inoltre ordinato di attenersi rigorosamente alle norme generali sulla biosicurezza e di segnalare immediatamente alle autorità sanitarie gli eventuali segni di malattia rilevati nei loro animali.
In precedenza il capo veterinario aveva ordinato agli allevamenti di pollame di tutto il paese di nutrire gli animali esclusivamente in aree completamente coperte.
Sette paesi non membri dell’UE hanno vietato l’importazione di pollame dall’Ungheria a seguito di un focolaio di H5N8 in un allevamento di tacchini ungherese a Békés all’inizio del mese.
Finora Canada, Serbia, Repubblica del Sud Africa, Israele, Giappone, Hong Kong e Singapore hanno annunciato un divieto totale o parziale delle importazioni di pollame ungherese.
[collegamento del pulsante=”https://dailynewshungary.com/fao-warns-bird-flu-virus-spread-wild-birds-poultry-hungary-affetto/” color=”” newwindow=”yes”] Articolo correlato: La FAO AVVERTE CHE IL VIRUS DELL’INFLUENZA AVIARIA SI È DIFFUSO DAGLI UCCELLI SELVATICI AL POLLAME, UNGHERIA AFFETTA [/pulsante]
L’Organizzazione delle Nazioni Unite per l’alimentazione e l’agricoltura (FAO) ha avvertito la scorsa settimana che il rischio di infezione potrebbe durare fino alla primavera del 2017 in diversi paesi colpiti dal ceppo H5N8, inclusa l’Ungheria.
Il ceppo H5N8 è stato identificato per la prima volta nella selvaggina nella Repubblica di Tuva, nel sud della Russia, meno di due mesi fa, ed è probabile che si diffonda in direzione sud-occidentale lungo la rotta migratoria autunnale degli uccelli, ha affermato la FAO.
Ad oggi, il ceppo H5N8 non è mai stato rilevato nell’uomo.

