Il relatore della Camera della Bosnia-Erzegovina visita l’Ungheria

 

Budapest, 5 novembre (MTI) 1 L’Ungheria continuerà ad aiutare l’integrazione europea dei Balcani occidentali perché la regione è cruciale per gli interessi della politica di sicurezza dell’Ungheria, ha detto martedì il presidente parlamentare László Kövér dopo i colloqui con Mladen Bosic, il suo omologo della Bosnia-Erzegovina. Il ministro degli Esteri ungherese Péter Szijjártó ha avuto colloqui con Bosic sul tema dell’integrazione europea del paese balcanico.

Kövér László házelnök (j) fogadja Mladen Bosicot, Bosznia-Hercegovina képvisel poleházának soros elnökét az Országházban 2016. 15 novembre-én. MTI Fotó: Máthé Zoltán

Kövér ha dichiarato in una conferenza stampa che l’integrazione europea non può essere completa finché non ci saranno paesi nei Balcani occidentali che non ne sono membri a pieno titolo L’integrazione è anche fondamentale per risolvere i problemi interni della Bosnia-Erzegovina.

Bosic ha detto che apprezzano l’amicizia dell’Ungheria Ha detto che non ci sono questioni aperte tra i parlamenti dei due paesi, tuttavia, le relazioni economiche potrebbero ancora essere migliorate.

Il ministero ha dichiarato in una dichiarazione che Szijjártó ha ricevuto Mladen Bosic, ed entrambi i funzionari hanno accolto con favore la determinata attività di lobbying del Gruppo di Visegrad del Consiglio europeo, che ha accettato la richiesta di adesione della Bosnia-Erzegovina e ha incaricato la Commissione europea di compiere i relativi passi preparatori.

Szijjártó ha affermato che l’Ungheria è un convinto sostenitore dei processi di integrazione europea della Bosnia, il cui successo è negli interessi economici, di sicurezza e strategici dell’Ungheria.

Ha accolto con favore il lancio all’inizio di aprile di un volo diretto tra Budapest e Sarajevo.

Entrambi i paesi insieme chiedono che la Croazia faccia di tutto per garantire che vengano realizzati gli investimenti necessari affinché possa procedere la costruzione di un’autostrada tra Budapest e Sarajevo.

Foto: MTI

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