Sondaggio: due terzi rifiutano i fischi durante il discorso del Primo Ministro

Budapest (MTI) Due terzi degli ungheresi hanno definito inaccettabile che i sostenitori di alcuni partiti di opposizione fischiassero e sibilassero durante il discorso del primo ministro Viktor Orbán in una recente commemorazione.
I manifestanti antigovernativi hanno cercato di disturbare le celebrazioni statali che hanno segnato la rivolta antisovietica ungherese del 1956 domenica scorsa. Hanno usato fischi, clacson e tintinnanti per esprimere la loro disapprovazione nei confronti del governo e hanno continuato a fischiare e sibilare durante i discorsi dei presidenti János Áder dell’Ungheria e Andrzej Duda della Polonia.
Il 67% degli intervistati in un sondaggio Néz invece ha rifiutato il proprio atteggiamento, il 22% lo ha definito accettabile e l’11% ha rifiutato di dare una risposta, ha detto sabato il quotidiano Magyar Id.k.
L’indagine ha mostrato una marcata divisione tra i sostenitori dei partiti di sinistra Mentre il 52 per cento dei simpatizzanti socialisti ha rifiutato di fischiare il primo ministro, l’83 per cento di coloro che sostengono la Coalizione Democratica (DK), Együtt e il partito Dialogo lo hanno ritenuto accettabile.
Un sondaggio simultaneo ha mostrato che il 34% degli adulti ungheresi sostiene l’alleanza al potere Fidesz-Democratico Cristiano, il 12% l’opposizione Jobbik, l’8% i socialisti, il 5% DK, il 3% LMP e il 2% Együtt.
Tra gli elettori decisi, i partiti al governo avevano il 45%, Jobbik il 23%, i socialisti il 9%, DK il 7%, LMP ed Együtt il 3% entrambi e Dialogue l’1%.
L’indagine e il sondaggio sono stati condotti dal 24 al 26 ottobre su un campione rappresentativo di 1.000.
Foto: MTI

