I socialisti non riescono a raccogliere abbastanza firme per il referendum sulla vendita dei terreni

Budapest (MTI) Il vice leader del Partito socialista Zoltàn G invecegös non è riuscito a raccogliere le 200.000 firme valide necessarie a sostegno della sua iniziativa di indire un referendum per impedire l’ulteriore vendita di terreni agricoli di proprietà statale, ha detto venerdì il capo dell’Ufficio elettorale nazionale (NVI).
G invece ha presentato 181.318 firme valide, ha detto Ilona Pálffy dopo la revisione finale delle firme da parte dell’NVI che sono state dichiarate non valide nella revisione iniziale del mese scorso.
Il politico ha presentato un totale di 27.989 moduli di raccolta firme, 743 dei quali sono stati respinti a causa di errori formali Sui moduli che sono stati approvati, G invece, 226.300 firme sono state presentate 44.982 di esse sono state dichiarate non valide, principalmente perché i dati personali forniti dai firmatari non corrispondevano ai loro dati nell’anagrafe degli elettori.
Pálffy ha dichiarato in una riunione del Comitato elettorale nazionale (NVB) che le linee guida per la revisione delle firme sono state elaborate sulla base della legge referendaria e delle direttive della NVB.
Ha detto che non è insolito che il 19,88% delle firme presentate siano dichiarate non valide, come in questo caso. Pálffy ha osservato che in un referendum avviato nel 2008 dall’allora opposizione Fidesz, l’ufficio elettorale ha respinto tra il 19 e il 20% delle firme.
András Litresits, delegato del Partito socialista, ha proposto che la NVB effettui un’altra revisione delle firme respinte. Ha anche proposto che il comitato apporti modifiche al modo in cui esamina le firme.
G invece ha detto a una conferenza stampa dopo la riunione della NVB che nessun organo ufficiale può andare contro la volontà di 220.000 elettori, ha detto che il Partito Socialista si rivolgerà alla Kuria, la massima corte ungherese, in modo che possa aiutare a far rispettare la volontà dei 20.000 elettori “che l’NVI non è riuscito a identificare”, ha detto che la questione del referendum sulla vendita dei terreni è già stata decisa giovedì quando il capo dell’ufficio governativo János Lázár ha detto che il parlamento approverà una legge che dichiarerà ufficialmente la fine delle aste dei terreni agricoli a settembre.
Secondo la legge sul referendum ungherese, se il numero di firme a sostegno raccolte scende tra 100.000 e 200.000, la decisione se indire o meno il referendum spetta al parlamento.

