La massima corte respinge le denunce sul referendum sulle quote dell’UE

Budapest, 4 luglio (MTI) 1 La Corte costituzionale ungherese ha respinto le denunce presentate in merito al previsto referendum sulla quota dell’Unione europea, come hanno rivelato giovedì due sentenze pubblicate sul sito web della corte.
Tutti i ricorsi sul referendum previsto per il 2 ottobre sono stati respinti e non c’è spazio per ulteriori ricorsi a causa della scadenza del termine, ha detto la corte.
La domanda “Vuoi permettere all’Unione europea di imporre il reinsediamento di cittadini non ungheresi in Ungheria senza l’approvazione del parlamento? la” è stata approvata dal Comitato elettorale nazionale alla fine di febbraio Sono stati presentati quattro ricorsi contro l’approvazione del comitato alla Kuria, la corte suprema ungherese, e questi sono stati respinti all’inizio di maggio.
Il Parlamento ha approvato l’iniziativa il 10 maggio con 136 voti favorevoli dei partiti alleati Fidesz e Cristiano-Democratici e dell’opposizione Jobbik. Cinque legislatori indipendenti hanno votato contro.
La Corte costituzionale ha già respinto i ricorsi contro la decisione della Kúria sull’iniziativa il 21 giugno In seguito sono state avanzate ulteriori denunce, tra cui una dell’eurodeputato socialista Tibor Szanyi, in cui sosteneva che il quesito referendario non è di competenza del parlamento nazionale, ma del Parlamento europeo e del Consiglio europeo Questa argomentazione è stata respinta in una sentenza del 12 luglio, sulla base del fatto che Szanyi non aveva basato la sua denuncia su alcun diritto costituzionale che avrebbe potuto essere violato.
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