Il ministro delle Risorse umane valuta i programmi nazionali di integrazione dei rom

Budapest, 8 luglio (MTI) Gli indicatori mostrano che le condizioni di vita dei rom ungheresi sono migliorate in quasi tutte le aree negli ultimi due anni, ha detto venerdì il ministro delle Risorse umane Zoltán Balog all’apertura di una conferenza internazionale a Budapest.

La conferenza di due giorni è stata organizzata per celebrare il quinto anniversario del lancio della strategia nazionale ungherese sull’inclusione sociale dei rom e della strategia quadro dell’UE sull’integrazione dei rom.

Oggi quasi l’84 per cento dei Rom affronta il rischio di scivolare nella povertà o nell’esclusione sociale rispetto a quasi il 90 per cento nel 2014, ha osservato Balog, La proporzione di Rom che vivono in povertà misurata in termini di reddito relativo è scesa del 5 per cento negli ultimi due anni, ha aggiunto.

Un cambiamento positivo è l’insistenza del governo affinché i rom non siano considerati né vittime né criminali, ha affermato.

Completamente 50.000 famiglie rom hanno promosso posti di lavoro dal governo e 750 donne rom hanno trovato un impiego permanente nell’assistenza sociale negli istituti statali, ha affermato.

Balog ha notato gli sforzi per contribuire a stabilire una nuova classe media rom. L’Ungheria è stata, tre anni fa, il primo paese in Europa a includere lezioni sulla storia, la cultura e l’Olocausto dei rom nel curriculum nazionale, ha aggiunto.

Il ministro ha notato, tuttavia, una mancanza di progressi per quanto riguarda la situazione dei rom nell’istruzione secondaria Questo fallimento e la decisione di rendere obbligatoria la scuola solo fino all’età di 16 anni possono essere collegati, ha detto.

Parlando della strategia quadro dell’UE per l’integrazione dei rom, Balog ha sollecitato una più stretta cooperazione tra gli uffici dei commissari europei responsabili degli affari sociali e occupazionali, dell’integrazione regionale e degli affari interni e giudiziari, per garantire un’attuazione più efficace.

La decisione della Commissione europea di deviare alcuni finanziamenti per l’integrazione dei rom verso compiti legati all’integrazione dei migranti “invia il messaggio sbagliato”, ha affermato.

Rivolgendosi alla conferenza, Károly Czibere, segretario di Stato per gli affari sociali, ha affermato che non esistono percorsi separati per poveri e ricchi, per rom e non rom; abbiamo un unico percorso…”

Foto: MTI

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