Ex ministro assolto dalle accuse di appropriazione indebita

Budapest (MTI) Lunedì una corte d’appello ha assolto l’ex ministro della difesa socialista Ferenc Juhász e László Fapál, ex segretario di stato, dall’accusa di appropriazione indebita di fondi.

Lo scorso novembre, un tribunale di grado inferiore ha condannato Juhász e Fapál alla sospensione della pena detentiva con l’accusa di aver assegnato e venduto un appartamento di proprietà del ministero a Fapál nel 2005-2006. Juhász è stato anche multato di 1,5 milioni di fiorini (4.800 euro) mentre Fapál è stato obbligato a restituire il 65% della proprietà della sua proprietà allo Stato.

Entrambi gli imputati sono stati assolti dall’accusa di corruzione in una sentenza di primo grado nel 2014, ma il tribunale municipale di Budapest ha affermato nel suo ragionamento dell’anno scorso che la sentenza di primo grado aveva interpretato erroneamente la legge sull’appropriazione indebita di beni di cui il ministro era accusato di aver violato.

Lunedì la corte d’appello ha stabilito che nessuno dei due imputati ha commesso alcun reato e che il trasferimento dell’appartamento è stato effettuato legalmente.

La corte ha affermato che l’accusa massima che avrebbe potuto essere sollevata contro Juhasz in questo caso era abuso d’ufficio, ma ha aggiunto che il termine di prescrizione per quel crimine era di tre anni in quel momento, che era scaduto quando le indagini erano iniziate.

Juhász ha accolto con favore la sentenza, affermando che ora è stato dimostrato che lui e Fapál avevano agito legalmente.

Fapál ha detto che la corte ha emesso il verdetto che si aspettava. Ha detto che il messaggio più importante dietro la sentenza è che “justice funziona ancora in Ungheria.

In una dichiarazione in reazione alla sentenza, il Partito socialista ha invitato il procuratore capo Péter Polt e Gyula Budai, ex commissario governativo incaricato di scoprire gli abusi durante il governo socialista tra il 2002 e il 2010, a scusarsi con Juhász e Fapál.

Il partito ha affermato che l’“it sta diventando difficile tenere traccia del numero di “processi farsa falliti, avviati contro politici socialisti dal 2010.

Foto: MTI

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