I socialisti vogliono udienza con presidente per chiedere dimissioni del governatore della banca, procuratore capo

Budapest, 6 maggio (MTI) Il leader del Partito socialista Józf Tóbiás giovedì ha detto che chiederà un incontro con il presidente János Áder per chiedere personalmente le dimissioni del governatore della banca centrale e del procuratore capo.

Tóbiás ha dichiarato in una conferenza stampa che il presidente non ha soddisfatto la richiesta del suo partito di rilasciare una dichiarazione sulle questioni sollevate sulla spesa della banca centrale, motivo per cui ha voluto parlare di persona con Ader. L’incontro, ha detto Tobias, aiuterà a determinare se “Áder è una pedina del [primo ministro] Viktor Orbán” o se è ancora un protettore della repubblica.

Il leader socialista ha affermato che il governatore della banca centrale György Matolcsy ha perso la revoca fiduciaria del pubblico dopo che i rapporti finanziari delle fondazioni della banca centrale sono diventati pubblici.

Ha detto che Áder dovrebbe anche prendere posizione sulla possibilità di far sì che incidenti come quello accaduto davanti all’Ufficio elettorale nazionale a febbraio, in cui un gruppo di “thugs” ha impedito a un parlamentare socialista di presentare un quesito referendario, possano andare giù, e se sia accettabile che la procura si rifiuti di aprire un’indagine sulla questione.

Su un altro argomento, Tóbiás ha detto di aver immaginato un’Ungheria in cui il futuro “ sia nelle mani di coloro che attualmente soffrono una crisi esistenziale” e dove “Orbán e [l’ex premier Ferenc] Gyurcsány siano la passata”.

Ha detto che contrariamente alle affermazioni di Gyurcsány, il Partito Socialista è sempre stato al fianco dei suoi primi ministri fino alla fine del mandato. Ha detto di considerare il famigerato discorso di Gyurcsány a un evento chiuso del partito socialista a Balatonöszöd, in cui ha ammesso di aver mentito sullo stato dell’economia per vincere le elezioni, una storia vecchia e ora irrilevante. Gyurcsány ha tenuto quel discorso dieci anni fa oggi.

Nell’anniversario del discorso, “Orbán apre una bottiglia di champagne, Gyurcsány commemora l’evento… ma siamo preoccupati per il popolo ungherese, ha detto” Tóbiás.

Foto: MTI

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