Ministro degli Esteri discute di migrazione con V4, baltico, controparti del nord Europa

Jurmala, 21 aprile (MTI) Il ministro degli Esteri ungherese Péter Szijjártó ha discusso della crisi migratoria e dei suoi effetti sulla sicurezza dell’Europa in un incontro con i ministri degli Esteri degli altri tre paesi di Visegrad Four (V4 e degli stati baltici e del nord Europa a Jurmala, in Lettonia, giovedì.

Szijjártó ha detto al telefono a MTI che la crisi costituisce un serio rischio per la sicurezza dell’Europa, ma un altro lato del problema è che le istituzioni dell’UE sono ancora intenzionate a utilizzare le stesse vecchie misure “che in passato non sono riuscite a risolvere la crisi. Ma l’esperienza ha dimostrato, ha insistito Szijjártó, che le misure basate sulle quote di migranti non funzioneranno. Finché l’UE si atterrà a queste idee, l’Europa si sta dirigendo verso un vicolo cieco, ha aggiunto.

Il ministro ha ribadito la posizione dell’Ungheria secondo cui è giunto il momento che l’UE inizi a concentrarsi sulla protezione delle frontiere esterne del blocco La mancata protezione delle frontiere metterà a rischio l’area Schengen e il collasso del blocco avrebbe un effetto di “dramatic” sull’economia del gruppo V4 di Ungheria, Slovacchia, Polonia e Repubblica Ceca, ha affermato Il V4 è la “” dell’industria tedesca, che è la spina dorsale dell’economia dell’UE, ha affermato Szijjártó Un collasso del sistema Schengen renderebbe l’industria manifatturiera tedesca non competitiva, poiché dipende in gran parte dalla prevedibilità del trasporto merci e della logistica, ha sostenuto.

L’altro argomento discusso durante l’incontro è stato la sicurezza energetica Szijjártó ha detto che la principale preoccupazione dell’Europa centrale è ancora la mancanza di adeguate infrastrutture nord-sud. Croazia e Romania avrebbero dovuto fare entrambe la loro parte ormai per garantire flussi di gas inversi tra loro e l’Ungheria, ha detto il ministro. Ha aggiunto, tuttavia, che i colloqui sulla questione con gli attuali governi di quei paesi sono stati “promising” e ha espresso la speranza che l’Ungheria possa essere rifornita di gas attraverso gli interconnettori ungherese-croato e ungherese-rumeno entro il 2019.

Szijjártó ha affermato che è inaccettabile che la Commissione Europea applichi “double standard” per quanto riguarda l’approvvigionamento energetico spingendo per abbandonare i piani per costruire il gasdotto South Stream attraverso il quale l’Ungheria avrebbe importato gas russo, mentre non si è lamentata del Nord Stream che fornisce gas russo a Germania.

Foto: MTI

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