Gli ungheresi si sentono al sicuro durante la rivolta in Uganda

Nonostante la pericolosa situazione in Uganda, Mónika L. Novák e suo marito, che vivono in Uganda da anni con i loro figli, hanno deciso di non lasciare il Paese e l’HTCC (Centro commerciale e culturale ungherese) è ancora aperto, anche se hanno deciso di restare all’interno dell’edificio e di andarsene solo se è assolutamente necessario, globoport.hu rapporti.
Mónika e la sua famiglia si sono preparati per le prossime elezioni, perché rivolte come queste sono più frequenti in quel periodo La famiglia ha scorte di cibo e acqua che potrebbero durare per giorni, e hanno anche contattato l’ambasciata ungherese in Kenya Se la situazione peggiora la famiglia ricadrà all’ambasciata dell’Unione Europea.
I dintorni dell’edificio HTCC sono tranquilli e pacifici, solo i camion della campagna elettorale rompono il silenzio Il timore più grande di Mónika è che le autorità interrompano ogni tipo di comunicazione se la situazione sfugge di mano, perché così sarebbero completamente isolati dal mondo.
Editor di copie: bm

