Partenariato orientale, la protezione delle frontiere esterne priorità assolute, afferma Szijjarto a Bruxelles 

Bruxelles, 4 dicembre (MTI) 1 L’Unione europea deve prestare maggiore attenzione ai suoi vicini perché l’instabilità nei paesi partner potrebbe rappresentare un pericolo significativo per l’Europa, ha detto ai giornalisti il ministro degli Esteri Peter Szijjarto a margine di un incontro dei suoi omologhi dell’UE a Bruxelles lunedì.

La protezione delle frontiere esterne della comunità è una causa condivisa, ha affermato Szijjarto, e ha sollecitato una posizione di “Molto più ferma.

Per quanto riguarda il programma di partenariato orientale, il ministro ha affermato che l’UE dovrebbe adottare un ruolo proattivo per controbilanciare l’influenza della Russia.

L’Ungheria sollecita una cooperazione commerciale pragmatica con i partner orientali, ha affermato Szijjarto, e ha sostenuto che un dialogo basato sui vantaggi reciproci con la Russia e le comunità economiche regionali associate andrebbe a vantaggio anche dell’Unione europea.

Per quanto riguarda le sanzioni contro la Russia, Szijjarto ha affermato che l’Ungheria continua a osservare le relative decisioni dell’UE. Ritiene, tuttavia, che le sanzioni non siano riuscite a promuovere l’attuazione degli accordi di Minsk e abbiano causato danni alla Russia, all’Ucraina e all’Unione Europea, compresa l’Ungheria. Le aziende ungheresi, ad esempio, hanno perso 3 miliardi di dollari dalla loro introduzione, ha affermato.

Szijjarto ha espresso la speranza che le sanzioni contro la Bielorussia, sospese dai ministri degli Esteri, vengano revocate il prossimo febbraio.

Ha affermato che alla Georgia dovrebbe essere concessa la piena liberazione dal visto all’inizio del prossimo anno in riconoscimento delle misure di riforma e dei risultati ottenuti da quel paese.

Szijjarto ha molto apprezzato gli sforzi della Macedonia per proteggere i confini dell’Europa.

Il ministro ha sottolineato la necessità di intensificare il sostegno finanziario al Libano, alla Turchia, alla Giordania e ai campi profughi nella regione del Kurdistan iracheno per consentire ai rifugiati in fuga dal terrorismo di rimanere vicini alla loro patria.

Il ministro ha affermato che l’Ungheria riconosce gli sforzi della Turchia per arginare l’ondata di rifugiati e sostiene che i preparativi per l’adesione di quel paese all’UE e la liberazione dei visti dovrebbero essere accelerati.

Foto: MTI

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