I viticoltori protestano contro le importazioni di vino italiano 

Budapest, 2 agosto (MTI) 1 I coltivatori di uva della regione centrale e meridionale di Kunsag, in Ungheria, hanno protestato mercoledì presso l’ambasciata italiana a Budapest contro quello che dicono sia un grande afflusso di vino importato italiano.

La manifestazione è stata organizzata dall’associazione di tutela degli interessi dei viticoltori che affermano che le importazioni italiane a basso costo rendono impossibile la sopravvivenza dei viticoltori Kunsag sul mercato.

Laszlo Budavari, rappresentante dei viticoltori, ha detto a una folla di circa 200 persone che il vino importato che arriva dall’Italia all’Ungheria deve sicuramente essere lavorato chimicamente perché non è possibile produrre vino adeguato a un prezzo di soli 24 centesimi di euro al litro.

Ha invitato il governo a difendere i produttori agricoli ungheresi e anche i consumatori dai prodotti contraffatti importati.

I manifestanti hanno presentato una petizione all’ambasciatore italiano chiedendo al suo governo di prevenire la contraffazione del vino al fine di soddisfare gli standard europei.

Il nazionalista radicale Jobbik ha criticato il governo ungherese per non aver adottato misure efficaci per prevenire le importazioni di vino a basso costo negli ultimi anni. Il deputato di Jobbik Zoltan Magyar ha dichiarato in una conferenza stampa, programmata per coincidere con la protesta dei viticoltori, che molte delle aziende ungheresi coinvolte nelle importazioni di vino italiano sarebbero “big Fidesz allies”, quindi potrebbero esserci anche ragioni politiche per il mancato intervento del governo.

Foto: MTI

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