Mostra dei punti di svolta nella Galleria Nazionale Ungherese

Turning Points è un progetto di arte contemporanea realizzato insieme ad istituti culturali stranieri operanti in Ungheria Ventisei artisti provenienti da sedici paesi dalla Gran Bretagna a Israele, dalla Spagna al Giappone presentano la loro analisi della storia e del secolo scorso, risvegliando in noi nuove idee, personali ed emozionali sul passato che abbiamo vissuto, o che conosciamo ascoltando le generazioni più anziane.

Località:  Galleria nazionale ungherese (Budapest Szent György tér 2.)
Data: Dal 14 novembre 2014 al 15 febbraio 2015

I Turning Points sono solo vagamente collegati alla moltitudine di anniversari attualmente commemorati (l’inizio delle mostre della prima e della seconda guerra mondiale), la caduta del muro di Berlino e l’espansione verso est dell’Unione europea (ma gli organizzatori erano più preoccupati per la natura generale del XX secolo, con la motivazione o il carattere unificante che si cela dietro gli eventi storici, ed è su questo che vorremmo ispirare i visitatori della mostra a riflettere.

Il filosofo francese Alain Bad tra gli altri Il ventesimo secolo considera il secolo più breve, dato che gli eventi significativi iniziarono nel 1914 e terminarono nel 1989 I conflitti europei, le questioni di nazionalità, e la rivalità e le ambizioni coloniali tra le superpotenze portarono alla prima guerra mondiale, la “Grande Guerra Molti analisti vedono la seconda guerra mondiale come la continuazione ritardata della prima, perché molte questioni irrisolte non sono mai andate via, ma sono solo diventate più radicate La sequenza di conflitti iniziata all’inizio del secolo e continuata attraverso il crollo dei regimi socialisti è finalmente arrivata alla fine del rafforzamento dell’integrazione europea.

L’arte che riflette sugli eventi fornisce un’espressione di significato più ampia e generale di ogni dato giubileo, per gli artisti un anniversario è un’ispirazione, un’occasione che spinge a creare idee, che possono condurci a una nuova comprensione delle connessioni e dei pensieri I Punti di svolta intrecciano questioni tra e intorno agli anniversari, come la natura determinante della guerra, il pericolo dell’attualità oggi e la loro continuità virtuale durante gli ultimi cento anni, la retorica, il simbolismo e l’immagine umana dei regimi totalitari, il contrasto tra i due principali ordini economici e politici mondiali, il socialismo e il capitalismo, e il loro ruolo nel percorso intrapreso dalla storia, e lo shock del nuovo sistema economico negli stati successori dell’Unione Sovietica in disintegrazione e nelle nazioni ex socialiste dell’Europa orientale Alcune opere trattano anche la questione di ricordare: come questi eventi sono trattati dai posteri, come li mettiamo in relazione con il nostro passato personale e storico, in un momento in cui sta lentamente diventando chiaro che il nuovo millennio non è riuscito ad aiutare l’umanità a trascendere il patrimonio del secolo precedente.

Curatori: Zsolt Petrányi e Vitó Vojnits Purcsár

Artisti espositori: Johanna Kandl, Andreas Fogarasi, Josef Dabernig (Austria), Kate,ina Sedá (Repubblica Ceca), John Timberlake (Inghilterra), Kristina Norman (Estonia), Société Realiste (Francia), Clemens von Wedemeyer, Alexander Roob (Germania), Shy Abady (Israele), Paolo Ventura (Italia), Motoyuki Shitamichi (Giappone), Artur Zammijewski (Polonia), Iosif Kiraly (Romania), Mikyta Svatopluk (Slovacchia), Laibach (Neue Slowenische Kunst), Democracia, Javier de Villota (Spagna), Istvan Balogh (Svizzera), e gli artisti ungheresi: Zsolt Asztalos, Zsoltoni Bodoni, Péter Forgács, Attila Szatos, Jázos Sugáz, Adrizábáblcs, Adrian Balogh e Kissáp.

La mostra è stata realizzata attraverso la collaborazione tra EUNIC, le Istituzioni Nazionali Europee per la Cultura e il Museo delle Belle Arti (Galleria Nazionale Ungherese).

Organizzazioni partecipanti: Forum culturale austriaco, Centro ceco, Istituto estone in Ungheria, Istituto francese, British Council, Goethe-Institut, Istituto italiano di cultura
Istituto Culturale Israeliano, Budapest, Istituto Polacco, Istituto Culturale Rumeno, Istituto Slovacco, Ambasciata della Repubblica di Slovenia, Embaj Spagna, Ambasciata del Giappone, Istituto Cervantes, Svizzera

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