La protesta contro la tassa su Internet si sposta al chilometro zero

Budapest (MTI) Migliaia di manifestanti si sono riuniti nel centro di Budapest per protestare contro il piano del governo di tassare l’uso di Internet martedì sera.

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La protesta è iniziata in piazza József Nádor nel 5° distretto di Budapest e si è spostata attraverso il Danubio fino al segnale del Chilometro Zero a Buda.

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Rivolgendosi alla manifestazione sulla piazza, Zsolt Várady, fondatore del sito web ungherese di media pubblici iwiw, ha detto ai manifestanti che riempiono la piazza che spostandosi sul cartello vogliono mostrare al governo quante tasse sono disposti a pagare per l’uso di Internet.

“La tassa su internet è un simbolo del dispotismo del governo,” ha detto e ha aggiunto che “siamo molti e i nostri obiettivi sono chiari, quindi potremo impedire l’introduzione della tassa su internet.”

L’attivista studentesco Károly Füzessy ha invitato il primo ministro Viktor Orbán per un dibattito pubblico sulla tassa su Internet e ha aggiunto che se Orbán non può essere convinto e non viene avviata una consultazione nazionale, allora le proteste continueranno. Ha aggiunto che quelle proteste si sono svolte non solo a Budapest ma in altre città del paese e persino a Varsavia.

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Füzessy ha detto che non lasceranno che il parlamento approvi la legge sulla tassa su internet e ha invitato i manifestanti a riunirsi di nuovo il giorno del voto per impedire “l’introduzione di questa tassa ingiusta e non necessaria.”

Il Parlamento dovrebbe votare il disegno di legge il 18 novembre.

Dopo i discorsi, i manifestanti hanno marciato per la città dietro un camion con piattaforma. La folla ha riempito un tratto di 800 metri di Kossuth Street e Károly Boulevard nel centro della città.

La manifestazione si è conclusa al cartello del Chilometro Zero verso le 21:00 ma una parte della folla ha marciato verso la Piazza del Parlamento per continuare la protesta La folla ha chiesto che una bandiera dell’UE fosse issata sull’edificio Dopo un po ‘, tre legislatori socialisti sono apparsi in una finestra e hanno appeso due bandiere dell’UE, acclamate con applausi.

Le manifestazioni tenutesi a Debrecen, Nyíregyháza, Szeged, Miskolc, Gy.r e Pécs si sono concluse pacificamente.

Foto: MTI – Csaba Krizsán

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