Piani di fondi fondiari Azione legale nel caso di fattoria biologica di Kishantos

Budapest, 3 aprile (MTI) 2 Il Fondo nazionale per la gestione del territorio (NFA) prevede di intraprendere azioni legali in relazione all’azienda agricola biologica di Kishantos, nell’Ungheria centrale, ha detto mercoledì il segretario di stato del ministero dell’agricoltura Marton Bitay.
Greenpeace Ungheria ha tenuto un evento denominato“Keep Kishantos alive” davanti all’edificio del Ministero dell’Agricoltura a Budapest mercoledì scorso, dove sono stati distribuiti tra i partecipanti semi biologici di Kishantos.
Bitay ha detto a MTI che il Centro per lo sviluppo rurale di Kishantos ha causato danni allo stato per più di sei mesi utilizzando terreni che aveva affittato in passato ma che poi ha perso l’idoneità all’uso. Né il centro, né il nuovo locatario stavano pagando l’affitto allo stato durante questo periodo, ha aggiunto. Inoltre, lo Stato ha dovuto pagare una società di sicurezza per consentire al nuovo locatario di accedere alla terra che aveva vinto attraverso una gara d’appalto, ha detto Bitay.
Il centro utilizzava la terra in malafede e ha impedito a sette agricoltori familiari, un’azienda e un istituto scolastico di iniziare le proprie attività rifiutandosi di cedere l’area che aveva affittato, ha aggiunto Bitay. Il centro non era tra i vincitori delle gare di locazione di terreni annunciate a Kishantos, ha detto.
Bitay ha anche espresso sorpresa per il coinvolgimento di Greenpeace Ungheria nel caso, aggiungendo che il governo sta lavorando con successo insieme all’organizzazione verde in molti altri settori.
Il direttore delle comunicazioni di Greenpeace Ungheria Hajnalka Schmidt ha detto a MTI che durante l’evento del mercoledì pomeriggio l’organizzazione ha espresso il suo sostegno a “lo spirito dell’agricoltura biologica” praticato a Kishantos.
Il 12 aprile, i nuovi affittuari di Kishantos hanno iniziato ad arare i campi coltivati biologicamente dai locatari originali, il Centro per lo sviluppo rurale di Kishantos. Il centro ha affermato che i nuovi affittuari non erano “legalmente in possesso dell’area, poiché ci sono diverse controversie legali ancora in corso e l’inizio delle udienze in tribunale era previsto per il caso il 25 aprile.
Politici e attivisti dell’opposizione hanno protestato contro lo scioglimento della fattoria biologica a Kishantos da quando i locatari del Centro Kishantos si sono rifiutati di consegnare l’area al gestore del territorio statale entro la scadenza della fine di ottobre 2013 e hanno presentato una denuncia al governo rurale ministro dello sviluppo per la risoluzione del contratto di locazione.
Il Centro di sviluppo rurale di Kishantos è stato istituito in base a un accordo tra il governo ungherese e quello tedesco 15 anni fa. Operava su 452 ettari di terreno di proprietà statale e produceva sementi biologiche di altissimo livello, oltre a offrire corsi agli agricoltori e svolgere attività di ricerca agricola.
Il difensore civico ungherese aveva dichiarato in precedenza che l’azienda agricola, che rischiava di essere divisa in appezzamenti più piccoli, meritava protezione costituzionale.
Foto: MTI

