Una nuova decisione dell’UE potrebbe rovinare il fiorino ungherese

Olli Rehn, membro del Consiglio direttivo della Banca centrale europea (BCE), ritiene che la BCE debba attuare nuove misure per fermare l’inflazione record nell’Unione europea, inoltre, la debolezza dell’euro rispetto al dollaro americano aggrava la crisi energetica Le misure drastiche sembrano essere tuttavia inevitabili. tali decisioni potrebbero significare l’ulteriore indebolimento del fiorino ungherese.

La BCE deve agire rapidamente

Il signor Rehn, governatore della Banca di Finlandia, non è solo con la sua opinione Isabel Schnabel, anche lei membro del Consiglio direttivo della BCE, e Francois Villeroy de Galhau, il Governatore della Banca di Francia, sono entrambi d’accordo con lui Hanno evidenziato che sono necessarie misure risolute Alcuni analisti dicono che potrebbe significare un aumento di 50 punti base del tasso di interesse Rehn ha detto che l’inflazione era troppo alta in Europa, quindi era giunto il momento di agire. 

La Banca centrale ungherese ha già fatto un drastico aumento del punto base per affrontare l’inflazione, tuttavia, senza risultati visibili, in base ai loro dati, l’inflazione è stata del 13,7% a luglio, mentre l’inflazione core (che esclude i settori alimentare ed energetico) è stata ancora più elevata, del 16,6%.

Le cifre di agosto saranno probabilmente ancora peggiori dal momento che l’amministrazione Orbán ha escluso tutti i veicoli commerciali dal suo schema di massimali del prezzo del carburante, Così, non possono comprare carburante per 480 HUF/l Inoltre, il cambio valuta del fiorino ungherese ha raggiunto la zona 413-414.

Rehn ritiene che la crescita del PIL nell’UE rallenterà a causa della crisi energetica Inoltre, la regione deve prepararsi per una lunga guerra in Ucraina Inoltre, l’euro si è indebolito del 12% rispetto all’USD Così, la BCE deve agire per aiutare le economie e le imprese europee e rafforzare l’euro il più possibile.

Cosa succederà con il fiorino?

Considerando le prevedibili misure della BCE, e l’impennata dei prezzi dell’energia, il futuro del fiorino è cupo Gli analisti dell’ING pensano che il governo terminerà lo schema del tetto massimo del prezzo del carburante entro dicembre Pertanto, l’inflazione raggiungerà un picco del 22% entro la fine dell’anno Péter Virovácz e l’esperto di FX Frantisek Taborsky non si aspettano una diminuzione dell’inflazione fino alla prima metà del 2024, pensano che il livello del tasso base della banca centrale raggiungerà il 14% entro la fine del 2022 Ciò renderà i prestiti molto costosi Tuttavia, ciò non farà risparmiare il fiorino, Virovácz e Taborsky hanno concordato in un recente articolo.

Per rafforzare il fiorino, la banca centrale avrebbe alzato il coefficiente di riserva obbligatoria, che attualmente è all’1% Nel frattempo, è del 2% in Polonia. 

I prezzi del gas incidono in modo significativo sul fiorino, con conseguenti incertezze sui mercati finanziari D’altro canto, gli esperti concordano sul fatto che un accordo con la Commissione europea sui fondi RRF dell’UE contribuirebbe maggiormente ad aumentare il valore della valuta nazionale ungherese.

Leave a Reply

Your email address will not be published. Required fields are marked *