Die Presse: senza fondi UE, l’Ungheria dovrà affrontare una recessione ben peggiore

Il quotidiano austriaco Die Presse è scettico sul fatto che l’Ungheria riceverà fondi UE Dicono che se i soldi dell’UE non arriveranno, l’Ungheria potrebbe affrontare una recessione peggiore della media europea.

Endgame per miliardi

“Endgame for the Union’s billions” (Endspiel um Ungarns EU-Milliarden) è il titolo di un articolo su Die Presse. Il materiale è stato analizzato da Klubrádió. Il documento austriaco è scettico, contrariamente alla posizione ottimistica del governo ungherese L’autore, Oliver Grimm, ritiene che sia tutt’altro che certo che la promessa di riformare il sistema delle procedure giudiziarie e degli appalti pubblici sarà sufficiente affinché l’UE possa iniziare a erogare fondi.

“Se l’Ungheria resta in disgrazia, il fiorino si indebolirà ulteriormente e il paese potrebbe cadere in una recessione ancora più grave della media europea,” scrive Die Presse. L’articolo descrive poi il sistema di corruzione “massive di Orbánland”, in cui le persone vicine al governo vincono appalti pubblici Tuttavia, l’articolo suggerisce che è possibile che non sia l’intero bilancio settennale a essere ritirato dall’Ungheria a Bruxelles, ma solo una parte di esso.

I fondi UE potrebbero arrivare in autunno?

Due giorni fa, Tibor Navracsics, il Ministro responsabile dell’utilizzo dei fondi UE, ha detto che nella seconda metà dell’autunno si potrebbe raggiungere un accordo sul Fondo UE per la ripresa. “Spero che verso l’inizio di settembre ci sarà chiaro in quale direzione potremo continuare a negoziare”, Citazioni mandineri il Ministro come ha detto.

“Non dipende da noi scendere a compromessi La risposta, penso, è una buona risposta da parte del governo ungherese, che attraverso i negoziati in corso potrebbe essere soddisfacente per la Commissione europea, ma aspetteremo la loro valutazione”, ha detto Tibor Navracsics in un intervista con atv.hu.

Il Ministro è altrettanto ottimista riguardo al bilancio settennale: si è detto fiducioso che anche questo possa essere attuato nella prima metà dell’autunno” e che le questioni relative al fondo di risanamento vengano risolte nella seconda metà dell’autunno.

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