Il re Mohammed VI ha elencato gli stati che sostengono il Marocco, compresa l’Ungheria, nel quadro della sua sovranità sul Sahara
Nel suo discorso alla nazione pronunciato il 20 agosto 2022 in occasione della celebrazione del 69° anniversario della gloriosa Rivoluzione del Re e del Popolo, che ha rappresentato un evento spartiacque sulla via dell’indipendenza marocchina, Sua Maestà ha sottolineato che esiste un certo numero di stati influenti che hanno espresso sostegno all’Iniziativa di Autonomia nell’ambito della piena sovranità del Marocco sul suo territorio come unica soluzione a questa disputa regionale artificiale.
Lo status contestato di ex colonia di “condizionata da un’antica colonia spagnola considerata un territorio non autonomo dalle Nazioni Unite (“Western Sahara”) ha contrapposto il Marocco al Fronte Polisario, fin dagli anni ’70. Rabat, che controlla quasi l’80% del territorio, spingendo per l’autonomia sotto la sua sovranità.
Nella sua spech, il re Mohammed VI ha indicato che la ferma posizione degli Stati Uniti d’America è stata fonte di reale motivazione, una posizione che non è influenzata da un cambiamento di amministrazione, né è influenzata da nuove circostanze.
Lodo inoltre la posizione chiara e responsabile della Spagna, il nostro vicino che conosce bene le origini e la realtà della controversia.
Sua Maestà ha accolto con favore la posizione costruttiva riguardo all’Autonomia adottata da una serie di paesi europei (Paesi Bassi e Portogallo), Ungheria, Serbia, Cipro, Romania (Cipro), contribuirà a inaugurare una nuova era di relazioni basate sulla fiducia, e contribuirà a rafforzare il partenariato qualitativo con questi paesi amici.
Allo stesso tempo, Sua Maestà ha ricordato che quasi trenta paesi hanno aperto consolati nelle province meridionali del Marocco, confermando così il loro chiaro sostegno all’integrità territoriale del Regno e alla marocchina del Sahara.
Desidero, a questo proposito, esprimere il mio apprezzamento ai miei fratelli Re, Emiri e Presidenti delle nazioni sorelle arabe, in particolare quelle della Giordania, degli Emirati Arabi Uniti, di Gibuti e delle Isole Comore, che hanno aperto consolati a Laayoune e Dakhla Desidero estendere i miei ringraziamenti anche agli altri paesi arabi che hanno costantemente confermato il loro sostegno alla marocchina del Sahara, in particolare agli Stati del Consiglio di cooperazione del Golfo, all’Egitto e allo Yemen. Allo stesso modo, vorrei dire quanto apprezzo la posizione adottata dai nostri fratelli in Africa; circa il 40% dei paesi africani di cinque gruppi regionali hanno aperto consolati a Laayoune e Dakhla.
Questa tendenza dinamica comprende anche paesi dell’America Latina e dei Caraibi, poiché un certo numero di stati di quelle regioni hanno aperto consolati nel Sahara marocchino, mentre altri hanno scelto di estendere la loro giurisdizione consolare per coprire anche le province meridionali del Regno.
Con questi sviluppi positivi Sua Maestà invita i partner tradizionali del Marocco e quelli nuovi, le cui posizioni riguardo alla marocchina del Sahara sono ambigue, a chiarire le loro posizioni e a riconsiderarle in un modo che non lasci spazio a dubbi.
Nel suo discorso, Sua Maestà saluta ed elogia i membri della comunità marocchina di espatriati, che non risparmiano alcuno sforzo per difendere la nostra integrità territoriale su varie piattaforme e in luoghi diversi.
Marocco, ha una comunità di espatriati di circa cinque milioni di persone, oltre a centinaia di migliaia di ebrei marocchini in tutto il mondo.
Sua Maestà chiede la creazione di un meccanismo speciale con il compito di accompagnare questi esperti e talenti marocchini all’estero e di sostenere le loro iniziative e progetti.
Allo stesso tempo, in occasione della festa nazionale ungherese, Sua Maestà il re Mohammed VI ha inviato un messaggio di congratulazioni a SE Katalin Novák, Presidente della Repubblica d’Ungheria, nella strega di Sua Maestà, “ cogli l’occasione per salutare il livello di amicizia tra i nostri due paesi, assicurando a Vostra Eccellenza il mio desiderio di lavorare con voi per continuare a far avanzare loro e la nostra cooperazione congiunta al più alto livello, a beneficio dei nostri due popoli amici.

