Il governo ungherese dei “tagli fiscali” non ignorerà gli ostacoli all’imposta minima globale

L’introduzione di un’imposta societaria minima globale pone sfide che il governo ungherese, impegnato in una politica di tagli fiscali, non può ignorare, ha detto mercoledì a Madrid il ministro degli Esteri Péter Szijjártó, dopo i colloqui con il segretario di Stato americano Anthony Blinken.
Parlando a margine del vertice NATO, Szijjártó ha affermato che le basse tasse sui posti di lavoro e sulle aziende hanno stimolato la competitività, e l’Ungheria lo ha dimostrato sin dall’introduzione della più bassa imposta sulle società nell’UE, battendo i record di investimenti anno dopo anno.
Gli aumenti delle tasse avrebbero conseguenze “tragiche” nella difficile situazione in cui si trova il mondo e l’economia europea, e minaccerebbero decine di migliaia di posti di lavoro in Ungheria, ha detto La tassa minima globale costerebbe all’Ungheria il suo vantaggio competitivo, ha aggiunto.
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Nel frattempo, il ministro ha affermato che il nuovo concetto strategico della NATO adottato al vertice di mercoledì ha confermato la NATO come alleanza di difesa con risorse nucleari a sua disposizione.
Il vertice ha inoltre adottato un pacchetto globale di aiuti per l’Ucraina in materia di formazione, istruzione e ricostruzione postbellica, ha osservato, aggiungendo che l’Ungheria ha sostenuto il pacchetto come mezzo per garantire che la guerra in Ucraina non si estenda oltre i confini.” Ha sottolineato che il pacchetto per l’Ucraina non si allontanerebbe da una linea rossa che rischia uno scontro diretto tra NATO e Russia.
Szijjártó ha affermato che l’Ungheria ha preso posizione a favore della pace e ha visto l’“ogni minuto trascorso in guerra in Ucraina come una minaccia alla sicurezza per l’Ungheria”. I canali di comunicazione strategica dovrebbero rimanere aperti con la Russia per non lasciarci alle spalle l’ultima speranza di una soluzione diplomatica, ha aggiunto”.
Fortunatamente, gli Stati membri “big e strong” concordano con l’Ungheria sul fatto che il confronto diretto e l’espansione della guerra dovrebbero essere evitati e che un certo grado di comunicazione dovrebbe essere mantenuto, ha affermato.


