L’economia ungherese crescerà al terzo tasso più veloce nell’UE nel 2021

Il governo ha stanziato circa 210 miliardi di fiorini (580 milioni di euro) in sostegno allo sviluppo che riceveranno 1.700 aziende ungheresi, ha detto giovedì il ministro delle Finanze Mihály Varga.
 
Varga ha detto su Facebook che le aziende otterranno il sostegno principalmente per migliorare la competitività e l’efficienza con l’aiuto dell’acquisto di nuove tecnologie e attrezzature moderne per rafforzare il loro sviluppo digitale. Una gara d’appalto invitata per il sostegno alla ricerca, allo sviluppo e all’innovazione denominata Ginop Plus a metà luglio ha suscitato più interesse di quanto previsto in precedenza e, vedendo ciò, abbiamo deciso di rendere disponibile l’intero stanziamento di 200.000 miliardi di fiorini, ha affermato Varga.

Al fine di aiutare il rilancio dell’economia, la valutazione delle domande è stata effettuata in una procedura accelerata e le decisioni sono state prese in due mesi e mezzo, ha detto Ha aggiunto che l’Ungheria non aspetterebbe che arrivino trasferimenti dall’Unione europea ma i pagamenti alle aziende verrebbero anticipati dal bilancio in uno sforzo “per preservare il nostro vantaggio nel rilancio”.

 
 
 
Si prevede che quest’anno l’economia ungherese crescerà al terzo tasso più rapido nell’Unione Europea, ha confermato il Fondo Monetario Internazionale (FMI) nelle sue previsioni riviste di crescita regionale. Di conseguenza, quest’anno il prodotto interno lordo dell’Ungheria aumenterà del 7,6 per cento, dopo un calo del 5 per cento nel 2020.     
 
La cifra è in linea con l’ultimo World Economic Outlook del FMI pubblicato il 12 ottobre, e supera di 3,3 punti percentuali le previsioni pubblicate nel WEO di aprile, con questo tasso l’Ungheria seguirà solo Irlanda (13 per cento) ed Estonia (8,5 per cento) all’interno dell’Unione europea, secondo le previsioni l’economia dell’Ungheria crescerà del 5,1 per cento nel 2022 e del 3,8 per cento nel 2023.

Il FMI ha anche confermato la sua previsione di inflazione del 4,5 per cento per quest’anno, che supererebbe il tasso dello scorso anno di 1,2 punti percentuali, ha messo l’inflazione media annua per il 2022 al 3,6 per cento e per il 2023 al 3,3 per cento.

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