Ricercatori ungheresi sfidano la teoria di Darwin sulla selezione sessuale

I ricercatori del Centro ELH per la ricerca ecologica dell’Università di Debrec hanno recentemente pubblicato uno studio sulla rivista multidisciplinare internazionale Scientific Reports. Affermano che il paradigma DarwinKBateman, secondo il quale le differenze sessuali hanno origine nelle differenze di dimensioni e/o funzione dei gameti, può essere supportato solo parzialmente dai dati sui tratti della storia della vita e i loro risultati mettono in discussione un presupposto chiave del paradigma vecchio di 150 anni.
I ruoli sessuali, cioè le differenze comportamentali e fisiologiche tra maschi e femmine, sono comuni nella riproduzione I dibattiti sull’origine evolutiva dei ruoli sessuali risalgono a Charles Darwin, il padre della teoria dell’evoluzione, scrive ELKH.
Il paradigma
150 anni fa, ha scoperto che la competizione inter e intrasessuale è importante per la selezione naturale Nel processo di selezione intrasessuale, gli animali dello stesso sesso competono per ottenere il meglio o la maggior parte dei compagni La selezione intersessuale risulta dalle interazioni tra i sessi, e comporta differenze sessuali nelle cure parentali e nei tratti morfologici.
La selezione sessuale avviene a molti livelli, ma l’obiettivo è sempre quello di produrre più prole di alta qualità riducendo al minimo gli investimenti energetici Pertanto, la maggior parte delle specie cerca di farla franca fornendo la minima quantità di cure alla propria prole. Ciò spesso si traduce in un genitore, tipicamente il maschio, che fornisce meno cure parentali.
Secondo il paradigma Darwin. Le differenze nelle dimensioni e/o nella funzione dei gameti tra i sessi (i gameti maschili tendono ad essere piccoli e mobili, mentre i gameti femminili sono solitamente più grandi e sessili) portano a una selezione sessuale distorta e a differenze sessuali nelle cure parentali e corporee
Poiché le femmine investono molte energie nella produzione di uova di grandi dimensioni, è molto più importante per loro avere una prole di alta qualità I maschi, tuttavia, tendono a lottare per femmine migliori ma investono poche energie nella cura della prole Se questa teoria è vera, significa che il grado di anisogamia predice l’intensità della selezione sessuale.
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Alcuni aspetti del paradigma DarwinBateman sono già stati ampiamente studiati Ciò nonostante i risultati di diversi studi mostrano spesso incoerenza e l’intero paradigma DarwinBateman non è stato studiato in precedenza utilizzando i dati dei tratti della storia della vita.
Risultati ungheresi
I biologi evoluzionisti ungheresi hanno studiato le relazioni tra anisogamia, dimorfismo delle dimensioni sessuali, differenza sessuale nelle cure parentali e intensità della selezione sessuale, analizzando il set di dati di 64 specie. Secondo i loro risultati, il grado di anisogamia non prevede l’intensità della selezione sessuale. Tuttavia, i ricercatori hanno associato la selezione sessuale di parte maschile alla genitorialità di parte femminile, quindi le cure parentali sono legate alla selezione sessuale.
Essi credono che nel passato evolutivo, l’anisogamia ha avviato la selezione sessuale, ma in seguito altri fattori come fattori ecologici, storia della vita e demografia hanno avuto una più forte influenza sui ruoli sessuali In conclusione, lo studio mette in discussione il primo passo: il paradigma DarwinBateman supporta un altro elemento, quindi non confuta il paradigma DarwinBateman.

