Ecco come apparirà il nuovo museo di Liget Budapest FOTO

Il Progetto Liget Budapest può essere considerato lo sviluppo culturale più esteso dell’Ungheria degli ultimi cento anni che prevede il completo rinnovamento del parco pubblico più grande e iconico di Budapest, alla tavola rotonda di sabato sera alla fiera d’arte contemporanea Art Market Budapest, le principali autorità mondiali della zona hanno spiegato che questo progetto è un investimento culturale unico che funge da catalizzatore per la società e la vita economica e rappresenta un enorme passo avanti nello sviluppo della capitale.

Il finanziato con fondi pubblici Progetto Liget Budapest è circondato da polemiche e da un forte disaccordo politico in Ungheria Tuttavia, la situazione nel caso degli investimenti culturali su larga scala è simile a quella degli Stati Uniti, ha affermato András Szántó, scrittore, ricercatore, consulente artistico e mediatico residente a New York, autore di Il Futuro del Museo. Il progetto è in fase di esecuzione da alcuni anni, e molti elementi sono già stati completati: ad esempio,

il Centro di restauro e stoccaggio del Museo ungherese è stato consegnato nel maggio 2019, la ristrutturazione del Museo delle Belle Arti è stata completata e l’edificio è stato riaperto al pubblico nell’ottobre 2018.

Un parco avventura per cani, a campo sportivo giovanile e i due chilometri di lunghezza, illuminati Pista da corsa circolare del City Park sono stati inoltre completati nell’ambito del Progetto Liget Budapest. La costruzione del Casa della musica ungherese e il Museo di Etnografia sono già arrivati ad una fase avanzata e sono quasi completati.

Ciò che ancora manca è il Nuova Galleria Nazionale che sarà progettato dallo studio di architettura giapponese SANAA, vincitore del Premio Pritzker, e costruito sul sito della sala concerti Petfifi Csarnok, scrive Magyar Nemzet.

L’architetto italiano Serena Di Giuliano ha sottolineato che il successo di questi progetti dipende dalla capacità di inserirsi bene nella città e di dare vita al proprio ambiente. Ad esempio,

David Greenbaum ha sottolineato che l’edificio leggero, arioso e quasi interamente traslucido della Casa della Musica Ungherese si adatta perfettamente all’ambiente circostante e che l’intero progetto è caratterizzato dall’accessibilità.

Serena Di Giuliano ha aggiunto che

l’intero processo di progettazione della Nuova Galleria Nazionale si è basato sul rapporto dell’edificio con il parco

e hanno esaminato attentamente e tenuto conto dell’impatto del museo sui suoi immediati dintorni e sul Parco della Città nel suo complesso, hanno anche calcolato l’impronta ecologica prevista dell’edificio in modo che non fosse più grande di quella della Sala Pet invece scrive Infostart.

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Graham Bell, direttore di Cultura Trust, ha paragonato l’attuale Progetto Liget Budapest all’Esposizione Nazionale del Millennio ungherese del 1896, con la differenza che non si tratta solo di una serie di eventi occasionali ma di un investimento che deve essere sostenibile a lungo termine. Lo ha sottolineato

l’investimento riguarda le tradizioni del Parco Comunale con dinamismo creativo, e il progetto Liget Budapest è altrettanto caratterizzato da bellezza e sostenibilità.

Leggi il nostro articolo precedente per ulteriori foto e dettagli sul Progetto Liget Budapest:

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