Il ministro della Giustizia ungherese celebra il 15° anniversario della fuga di discorsi dei socialisti (Pressus 2019)

Il ministro della Giustizia Judit Varga ha dichiarato venerdì che in questo giorno 15 anni fa è stato rivelato che l’ex primo ministro Ferenc Gyurcsány e i suoi alleati avevano mentito “morning, mezzogiorno e notte” e, invece di governare, hanno ingannato tutti portando l’Ungheria sull’orlo della bancarotta.
Nel discorso trapelato il 17 settembre 2006, si sente il precedente primo ministro socialista dire al gruppo del partito in una riunione tenutasi a Balatonőszöd a porte chiuse che avevano mentito sullo stato dell’economia per vincere le elezioni generali.
In un Post su Facebook pubblicato anche in inglese, Varga ha affermato che “in seguito alla fuga del suo discorso in ↔zöd,
Bruxelles ricatta l’Ungheria trattenendo i soldi del recupero?
Gyurcsány, che ancora controlla l’opposizione, ha spinto l’Ungheria nel più profondo stato di diritto e nella crisi morale dai tempi del cambio di regime”.
Varga ha affermato che ciò significa brutalità da parte della polizia, detenzioni preliminari di massa senza base legale, persone accecate da proiettili di gomma, picchiati giovani e anziani, agenti di polizia senza identificatori, manifestanti pacifici attaccati dalla polizia a cavallo, piazza Kossuth dichiarata zona di operazioni per mesi circondata da barriere mobili e un membro del Parlamento picchiato duramente fino”.
“Allora, ovviamente, l’Europa e Bruxelles sono rimaste profondamente in silenzio, ha detto la”.
Fidesz: è un’idea assurda che le persone non nascano come uomini o donne!
“Non c’era all’epoca nessuna relazione Sargentini o procedura dell’articolo 7 Nessuna preoccupazione per lo stato della democrazia ungherese e dello stato di diritto, né da parte della Commissione europea né da parte del Parlamento europeo o delle note ONG che prevedono oggi la fine del mondo,” ha aggiunto.
Varga ha detto che “Gyurcsány e la sua squadra non si sono pentiti di nulla, non si sono scusati con nessuno Non ci sono dubbi che, se ne avesse avuto l’opportunità, avrebbe continuato allo stesso modo del vero leader dell’opposizione proprio come prima, con l’assistenza di Bruxelles, ovviamente.”

