Domenica 5 settembre a Budapest avrà inizio il 52° Congresso Eucaristico

Domenica a Budapest prenderà il via il 52° Congresso Eucaristico Internazionale, la cosiddetta Statio Orbis, la messa di chiusura del congresso, sarà celebrata da Papa Francesco in Piazza degli Eroi il 12 settembre.
Il congresso, che dovette essere rinviato dal 2020 a causa della pandemia, sarà il secondo ospitato dall’Ungheria dopo l’evento del 1938.
Secondo il sito ufficiale dell’evento, lo scopo del congresso è quello di approfondire la conoscenza e il rispetto dell’Eucaristia”.

La cerimonia di apertura di domenica in Piazza degli Eroi a Budapest inizierà con uno spettacolo culturale che sarà seguito da una santa messa celebrata dal cardinale Angelo Bagnasco, arcivescovo emerito di Genova.
Uno dei momenti salienti dell’evento sarà una santa messa in piazza Kossuth l’11 settembre celebrata dal cardinale Péter Erd the, arcivescovo di Esztergom-Budapest, seguita da una processione a lume di candela in piazza degli Eroi.
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La messa sarà preceduta da un discorso del Patriarca ecumenico di Costantinopoli Bartolomeo I.
Nel suo messaggio di benvenuto nel libretto ufficiale del programma del congresso, il cardinale Erd“ invita i credenti a “vedere ciò che è importante” e a fare del loro meglio per aiutare gli altri. “Lascia che le generazioni mostrino più solidarietà reciproca! Cerchiamo tutti ciò che è più importante: un incontro con Cristo!”, ha detto il cardinale Erd..

Nel suo discorso di benvenuto, l’Arcivescovo Piero Marini, Presidente del Pontificio Comitato per i Congressi Eucaristici Internazionali, afferma che “con questo Congresso, adoratori provenienti da tutto il mondo offrono alla società secolarizzata di oggi, privata della prospettiva dell’eternità, una celebrazione eucaristica in cui tutti possono incontrare Dio nell’umanità del Signore Gesù.
“Qui, nel cuore dell’Europa, attorno alla mensa del Signore, sta nascendo un nuovo popolo di Dio; e i figli di Dio, con le loro differenze culturali, etniche e sociali, mostrano un nuovo tipo di solidarietà al mondo moderno globalizzato, afferma l’arcivescovo.
“È qui e poi, in questo accorato incontro di uomini e donne provenienti da terre diverse, che la globalizzazione dell’amore può diventare realtà, dicendo no alla distanza condiscendente, al rifiuto e alla chiusura.”
Nel suo messaggio di benvenuto al congresso, János Áder, il presidente ungherese, ha affermato che l’evento offrirà a “un’opportunità speciale per pregare insieme, per cercare insieme la volontà salvifica di Dio e per scoprire ancora e ancora la Sua immagine l’uno nell’altro”. Offrirà l’opportunità “di innalzare insieme lo scudo della fede e di proclamare il comandamento dell’amore, ha detto il presidente.

