Coppie ungheresi da assaltare cliniche straniere per la fertilità?

Le cliniche di fecondazione in vitro dei paesi vicini possono aspettarsi un aumento di interesse da parte delle coppie ungheresi.

Ultimamente, il governo ungherese ha preso alcune decisioni e approvato alcuni progetti di legge impopolari Dal “legge omofobica” alla riorganizzazione delle vecchie strutture delle università, questi decreti hanno fatto reagire negativamente molte persone.

L’ultimo decreto governativo accettato in estate con una maggioranza filogovernativa non ha solo causato insoddisfazione; molti hanno deciso di cercare una soluzione al loro problema fuori dal paese.

Il governo ungherese ha deciso di vietare il funzionamento indipendente di tutte le cliniche di fecondazione in vitro. e le ha portate sotto il controllo statale

Sebbene il il trattamento stesso e tutti i farmaci sono accessibili in un istituto pubblico, le liste d’attesa sono più lunghe Inoltre, il processo è meno personale e le cliniche statali offrono meno tipi di trattamenti.

Di conseguenza, molti decidono di cercare una soluzione dall’altra parte del confine. Come Népszava highlights, lo fanno non solo per le migliori possibilità ma anche perché le coppie non vogliono che il loro embrione faccia nulla con il sistema ungherese.

Le cliniche per la fertilità nella Repubblica Ceca e in Slovacchia hanno già registrato un numero crescente di domande.

Hvg.hu scrive che molti centri medici stranieri lo sono già prepararsi per la fretta. La maggior parte dei luoghi ampliare il personale con assistenti di lingua ungherese, mentre altri riorganizzare il loro budget di marketing.

Anche se la legge entrerà in vigore solo dal 1 luglio 2022, il suo impatto è già evidente.

Dal 30 settembre nessuna clinica privata può iniziare un nuovo trattamento.

Il ministro della Presidenza del Consiglio Gergely Gulyás e il ministro per la Famiglia Katalin Novák hanno affermato la è stata presa la decisione di rendere le finanze di queste cliniche più trasparenti. Gergely Gulyás ha affermato che queste istituzioni avevano abusato delle risorse governative. In realtà, nessuna clinica privata ha ricevuto alcun sostegno finanziario dallo Stato.

Inoltre, alcune persone non solo desidero centralizzare il processo, ma vietarlo definitivamente. András Veres, presidente della Conferenza episcopale cattolica ungherese, rappresenta questo punto di vista. Egli sostiene che per scopi bioetici, non basta creare una legge più dura, ma l’intero programma e il lavoro di queste cliniche dovrebbero essere interrotti.

Dovrebbero adottare quelle coppie che non possono avere i propri figli a causa di problemi di fertilità.

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