Il certificato di viaggio COVID-19 proposto dall’UE

I governi dell’Unione Europea si sono incontrati martedì per discutere i progressi su un certificato COVID-19 per aiutare i cittadini a viaggiare più liberamente attraverso il blocco di 27 nazioni e aprire il turismo estivo.
Mentre i funzionari dell’UE sottolineano che non discrimineranno coloro che non hanno un certificato, i paesi dipendenti dal turismo come la Grecia sperano che ciò porrà fine all’attuale mosaico di norme nazionali, con un accordo cercato entro la fine di giugno.
- Un certificato COVID verrebbe rilasciato gratuitamente dalle autorità sanitarie dei paesi dell’UE alle persone che hanno ricevuto un vaccino, hanno avuto un test negativo o sono immuni, dopo essersi riprese dal COVID.
- Nessuno sarà obbligato a utilizzare il certificato UE, dice il Parlamento europeo.
- I legislatori dell’UE stanno progettando il certificato insieme alla Commissione europea e ai negoziatori del governo dell’UE. Il Portogallo, che detiene la presidenza di turno dell’UE, spera in un accordo politico sull’accordo entro la fine di maggio per consentire al certificato di essere operativo entro il 21 giugno.
- I negoziatori devono decidere se nel certificato possono essere inclusi test antigenici COVID-19 più rapidi, ma meno accurati.
- La Commissione Europea propone di chiamarlo Certificato Verde Digitale Il Parlamento Europeo suggerisce che dovrebbe essere chiamato Certificato UE COVID-19.
- Non è un passaporto vaccinale, dicono i funzionari.
- Il certificato potrebbe essere un documento cartaceo o digitale, con un codice QR che trasporta dati codificati che verrebbero caricati nel sistema centrale per consentire la verifica in altri paesi dell’UE attraverso un unico gateway.
- I paesi dell’UE possono collegare i propri registri nazionali dei vaccini a un sistema centrale utilizzando un modello fornito dagli sviluppatori tedeschi.
- I negoziatori dell’UE devono comunque concordare se tutti i vaccini possono essere presi in considerazione per il certificato, o solo quelli approvati dall’Agenzia europea per i medicinali.
- Si prevede che inizierà una corsa asciutta che coinvolgerà più di una dozzina di paesi dell’UE, tra cui Francia e Spagna, mentre a giugno è prevista la completa implementazione del sistema in tutti gli Stati membri.
- Collegare i paesi extra-UE al sistema è tecnicamente possibile se questo mese verrà siglato un accordo politico e verrà concessa una decisione di equivalenza da parte dell’UE per condividere i dati.
Leggi anche:

