Nessun corpo in bikini: l’obesità ungherese è aumentata durante la quarantena

Quando sei confinato nella tua stanza o nel tuo appartamento per mesi, non sorprende che quei chili in più siano più difficili da perdere e più facili da guadagnare.
Secondo un recente sondaggio condotto da due centri sanitari locali, il 31% degli ungheresi è ingrassato nell’ultimo anno, mentre il 15,6% è ora più magro di prima, scrive Bors. L’indagine non rappresentativa è stata effettuata tra il 24 marzo e il 5 aprile, sotto forma di questionario online, ricevendo risposte da 834 persone.
Tra gli intervistati che hanno ammesso di portare un po’ di peso in più, il 58% aveva messo su dai 2 ai 5 chili durante la pandemia, mentre il 30% ha riportato un aumento di peso compreso tra 6 e 9 chili.
Alla domanda sulle proprie abitudini alimentari, il 44% ha dichiarato di essere cambiato Il 46% ha dichiarato di aver cucinato più spesso, mentre il 38% ha confessato di avere una maggiore tendenza a fare spuntini Ogni decima persona ha anche riferito di aver consumato più alcol Secondo il sondaggio, quasi due terzi degli ungheresi (63,3%) hanno esercitato meno del normale durante la quarantena, tuttavia, su una nota più positiva, il 35,9% ha provato un nuovo sport.
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Guardando oltre la questione dell’aumento di peso, la pandemia ha avuto anche una serie di effetti negativi sul benessere fisico e mentale degli ungheresi L’82,5% degli intervistati ha dichiarato di aver dormito meno e/o peggio, il 45,9% si era sentito solo e il 38,8% aveva sperimentato un nuovo problema di salute Eppure, solo l’11,6% aveva contattato chiunque, chiedendo aiuto.
Szabolcs Gáspár, primario del Budapesti Mozgásszervi Magánrendelő (Centro sanitario privato muscoloscheletrico di Budapest), una delle istituzioni coinvolte nell’indagine, ha lamentato i risultati dello studio, affermando questo
Gli ungheresi comunque non amano l’esercizio fisico e, per molti, la pandemia ha portato via gli ultimi pezzi di attività fisica, cioè andare in giro a scuola o sul posto di lavoro.
Ha anche sottolineato le conseguenze negative di uno stile di vita sedentario Come ha spiegato, passare troppo tempo seduto mette sotto pressione l’articolazione femoro-rotulea, che alla fine porta al dolore al ginocchio. Ha anche detto che il dolore cronico si avverte spesso prima nella schiena e nella vita e poi negli arti inferiori. Le persone tendono a cercare di far scomparire il dolore diminuendo ulteriormente il tempo trascorso a fare esercizio; si tratta tuttavia di un circolo vizioso: le articolazioni devono potersi muovere per funzionare correttamente. Raccomanda almeno 15-20 minuti di esercizio, tre volte a settimana, per evitare tali complicazioni.

