Strane e speciali tradizioni pasquali ungheresi

Le ragazze venivano frustate invece delle ormai consuete innaffiature? conosci le radici tradizionali della celebrazione della Pasqua ungherese!

L’uovo portato dal coniglietto pasquale è un’usanza urbana new age? che dire delle vecchie tradizioni come il bere pálinka del Venerdì Santo, il rogo del Pilato, la deviazione del confine o la frustata pasquale? Abbiamo raccolto queste usanze popolari festive dimenticate per un gioioso fine settimana di Pasqua.

Le usanze ungheresi che circondano i giorni di Pasqua sono spesso ritenute interamente cristiane, ma sicuramente non è così. Come diventerà molto evidente in seguito, le usanze ungheresi hanno forti radici pagane che furono successivamente modellate per adattarsi agli standard cristiani. Ci sono anche alcune influenze moderne e occidentali che rendono la nostra celebrazione in superficie molto simile alla Pasqua commercialmente conosciuta.

Rituale di pulizia del fuoco pagano, illustrazione

Già nel terzo secolo, ci sono registrazioni di come gli antenati ungheresi celebravano la Pasqua Ad esempio, tradizionalmente, non si deve essere spazzati la mattina di Pasqua perché allora si sta spazzando via la fortuna dalle nostre vite È anche proibito scuotere o spolverare la coperta, in quanto questo ci porterà sfortuna, inoltre si ritiene che uno scoiattolo che attraversa il nostro cammino sia un segno di sfortuna.

Chi indossa un nuovo outfit a Pasqua sarà fortunato tutto l’anno, se invece indossi qualcosa a rovescio, dovresti prepararti per un periodo di sfortuna!

Il venerdì prima di Pasqua, noto anche come Venerdì Santo, sono consuete diverse abitudini uniche Si credeva che dare da mangiare ai nostri pappagalli o galli al nostro papero o gallo quel giorno assicurasse agli uccelli un’estate prolifica.

Pálinka

Pálinka a colazione

Si credeva che chi beve pálinka, un distillato fatto di vari frutti, il Venerdì Santo del mattino e si addormenta da qualche parte in estate, i serpenti non strisceranno nella loro bocca Ma nella campagna di Seghedino e Subotica, le ragazze andavano a lavarsi e pettinare sotto l’albero della volontà il Venerdì Santo perché allora i loro capelli potevano diventare bellissimi secondo hellovidek.

Rituale di bruciatura delle bambole

Rituali di Pilato-bruciatura

Secondo il Lessico Etnografico Ungherese, Pilato fu bruciato il Venerdì Santo, il Giovedì Santo o il Mercoledì Santo. Un burattino di paglia che simboleggiava Ponzio Pilato, che crocifisse Gesù, o in alcuni casi Giuda, che tradì il Figlio di Dio, fu fatto picchiare o bruciare.

Tour rituale del villaggio contro gli spiriti maligni e il gelo

I ragazzi e gli uomini appena sposati aggirarono la chiesa, dopodiché marciarono attraverso il villaggio cantando ad alta voce, pregando per un anno abbondante e generoso. I ragazzi in seguito inchiodarono un ramo di pino decorato con nastri colorati e decorati, pezzi di carta e uova dipinte con cera al cancello della persona amata. Il suo nome era Albero dell’Alba. Queste tradizioni proteggevano la semina primaverile dal male, dal gelo e dalla grandine.

Frustate pasquali per la fertilità

È ancora consuetudine cospargere o annaffiare il lunedì di Pasqua, ovvero cospargere le donne con un po’ d’acqua o acqua di colonia, o in casi più estremi, innaffiarle abbondantemente con acqua gassata o un secchio, nel Bakony invece non c’erano annaffiature ma frustate pasquali Entrambe le abitudini sono principalmente per la fertilità nel lavoro tradizionale pagano I ragazzi frustavano le ragazze il lunedì di Pasqua, dicendo questo:

“Keléses ne légy,
Bolhásos ne légy
Esztendőre frissebb légy!”

Questa breve rima si traduce approssimativamente in“Non avere verruche/non avere pulci/essere più fresco quest’anno!” Funzionava come un amplificatore della fertilità e dell’energia femminile.

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