Teatro inglese a Budapest! festeggia il 4° anniversario delle FOTO

Asterion Project è una compagnia teatrale multiculturale e professionale, con sede a Budapest, che produce spettacoli teatrali in inglese. Negli ultimi quattro anni hanno lavorato con artisti provenienti da oltre 20 paesi diversi, offrendo regolarmente spettacoli teatrali contemporanei a stranieri a Budapest, girando attraverso diverse città d’Europa. Oggi abbiamo parlato con la fondatrice di Asterion Project, attrice e sociologa croata, Čarna Kršul.
Da dove vieni? cosa ti ha portato qui?
I`m from Croatia, sono cresciuto in un piccolo villaggio sul lato del mare chiamato Selce Durante i miei studi universitari a Zagabria, mi sono innamorato di un ungherese e sono venuto con lui a vivere a Budapest.
Hai studiato recitazione ma sei anche laureato in Sociologia, come sono collegate queste due diverse aree?
Fin da bambino sono sempre stato affascinato dal teatro Con la mia scuola visitavamo spesso la grande città più vicina, il Teatro Rijeka`s, mi sedevo tra il pubblico, pensando, voglio essere lassù sul palco Nella mia famiglia l’arte è sempre stata importante, mio padre è uno scrittore e mia madre dipinge L’interesse per la sociologia è arrivato al liceo Penso che il teatro e la sociologia siano molto connessi, e non solo a causa della teoria dell’interazione sociale di Ervin Goffman` in cui spiega l’interazione faccia a faccia attraverso l’immaginario del teatro La sociologia ricerca il comportamento umano.
Quando la Scuola di Chicago negli anni ’20 fece le sue ricerche sul campo: stavano ricercando (membri di) sottoculture “prendosi nei panni” o vivendo fisicamente con loro per vedere le cose dalla loro prospettiva, dall’interno, quindi le loro conclusioni non sarebbero basate solo sulla vista dall’esterno. E questo` la stessa cosa che fa un attore, “prendersi le scarpe” di un personaggio. L’attore deve anche essere un buon osservatore, curioso, avere una mente analitica.
Come è iniziato tutto? Perché hai deciso di fondare il teatro in inglese?
Budapest è una città internazionale e manca un’offerta per gli stranieri quando si tratta di spettacoli teatrali in inglese. Ci sono solo a volte spettacoli improvvisati o spettacoli ungheresi con sottotitoli.
Asterion Project sta avendo il 4° anniversario, ci sarà una celebrazione?
Sì, il 27 gennaio celebreremo il nostro quarto anniversario. Il piano originale era quello di celebrare anche tutti gli artisti e il pubblico, dopo aver eseguito una nuova prima, ma a causa della situazione pandemica, la celebrazione è rinviata a giugno.
Il 2020 è stato un anno semplice per i teatri. Qual è la tua esperienza?
No, è stato molto facile andare avanti, rimanere positivi, in questi tempi incerti La magia del teatro sta accadendo viva, che it` l’interazione tra pubblico e attori, sono tutti dentro insieme Non credo nel teatro virtuale, in diretta streaming Naturalmente tutti stanno facendo quello che possono, per regolare la situazione Penso che abbiamo fatto il massimo che abbiamo potuto, e sono contento che anche in questa situazione la nostra opera Square sia stata presentata in anteprima in tre diverse città, Vienna, Szeged, Budapest, abbiamo preso parte al festival “Hear me Roar”.
Dici che Asterion Project è una troupe multiculturale, quali sono gli artisti con cui lavori, stranieri?
Di solito Ci sono alcuni attori costanti, come Paula Parducz dal Costa Rica, ma anche ogni anno c’è un’audizione aperta per i nuovi membri Negli ultimi quattro anni I`ve ha lavorato con artisti provenienti da oltre 20 paesi diversi Avere un team multiculturale è qualcosa che mi ispira, energie diverse, prospettive su un punto creando qualcosa insieme.
Hai anche scritto un’opera teatrale sugli stranieri che vivono a Budapest, una commedia Most Budapest?
Sì. Non mi considero uno scrittore, Most Budapest è l’unica opera teatrale che ho scritto E l’ho fatto nel modo in cui ho selezionato per la prima volta 10 stranieri provenienti da 10 paesi diversi durante l’audizione, e dopo ho scritto un’opera teatrale per loro Avevo molta esperienza per scrivere su un argomento, dal momento che I`m anche straniero che vive a Budapest da 20 anni.
Ci sono artisti ungheresi anche nel tuo team?
Naturalmente! Fin dall’inizio lavoro con lo straordinario coreografo ungherese János Feledi, poi il nostro costumista è Zsófi Forrás e nell’ultima opera teatrale che stiamo provando in questo momento, il ruolo principale è interpretato dalla giovane attrice ungherese, Ágnes Csikász.
Di cosa parla la nuova commedia? quando pensi che il pubblico possa vederla?
Si chiama Beauty. It` su standard di bellezza irrealistici che la società ci riflette Riguardo a un adolescente cresciuto in un mondo superficiale. È difficile fare progetti in questo momento, non appena i teatri riapriranno avremo la première.

