Polonia e Ungheria protestano per vincolare gli stanziamenti del bilancio dell’UE alle condizioni politiche

La Polonia, analogamente all’Ungheria, si è espressa contro un nuovo accordo preliminare tra la presidenza tedesca dell’Unione europea e il Parlamento europeo sull’unione europea bilancio assegnazioni agli Stati membri “acriteri politici e ideologici”, ha detto venerdì il ministro degli Esteri.
Péter Szijjártó ha dichiarato su Facebook di aver discusso telefonicamente sia con il suo omologo polacco Zbigniew Rau che con il ministro polacco del Lavoro, dello Sviluppo e della Tecnologia Jaroslaw Gowin all’inizio della giornata.
Ha detto che sono d’accordo sul fatto che la questione non riguarda i soldi dei burocrati di Bruxelles ma i fondi generati dal lavoro del popolo europeo (compresi polacchi e ungheresi)”.
Né il governo ungherese né quello polacco possono permettere a qualcuno in un caso come questo di vincolare la ricezione dei fondi europei a condizioni ideologiche“soggettive” o di “usare la questione dei soldi dell’UE per ricatto politico”, ha detto Szijjártó.
Ha aggiunto che lui e i suoi partner polacchi si sono assicurati a vicenda che rimarranno impegnati nella loro posizione e continueranno a sostenersi a vicenda sulla questione.
Non solo Ungheria e Polonia non accettano ma respingono fermamente le critiche sullo stato della democrazia nei rispettivi paesi, ha detto Szijjártó, sostenendo che sia al governo ungherese che a quello polacco sono stati conferiti mandati chiari dai loro elettori.

