Il tribunale di Seghedino esamina un caso di frode che coinvolge fondi UE

Martedì un tribunale di Szeged, nel sud dell’Ungheria, ha tenuto la prima udienza in un caso che coinvolge cinque sospettati accusati di abuso di fondi dell’Unione Europea e nazionali per un totale di 550 milioni di fiorini (1,5 milioni di euro).
Secondo l’accusa, gli imputati primari e secondari hanno chiesto un finanziamento UE per creare un parco modello che esponesse piccole repliche di 50 importanti monumenti dell’Ungheria pre-WI. Il progetto da 648 milioni di fiorini ha ottenuto una sovvenzione di 550 milioni di fiorini nel 2010, ma è stato afflitto da problemi fin dall’inizio.
Il principale imputato nel caso è uno degli ex proprietari e dirigenti della Szeviép Zrt, un’impresa edile che da allora è stata liquidata.
Secondo le accuse, gli imputati hanno presentato false notizie sullo stato di avanzamento del progetto, pienamente consapevoli che i componenti completati erano in realtà scadenti e troppo cari.
Tra il 2010 e marzo 2014 hanno ricevuto un pagamento di 436 milioni di fiorini dall’importo totale della sovvenzione.
Nel marzo 2014 gli imputati riferirono che il progetto era stato completato, il parco non era però adatto a ricevere visitatori, da un sopralluogo risultò che diversi modelli erano danneggiati, mentre ne mancavano 20, la società di progetto fu poi obbligata a rimborsare la sovvenzione, ma solo 50 milioni di fiorini poterono essere recuperati dagli ufficiali giudiziari.
Nel processo, il pubblico ministero ha proposto una condanna a tre anni di reclusione sia per gli imputati primari che per quelli secondari, nonché una multa rispettivamente di un milione di fiorini e 400.000 fiorini nel caso in cui si dichiarassero colpevoli.
Entrambi gli imputati, tuttavia, rifiutarono, insistendo sul successo del progetto.

