CEDU: l’Ungheria dovrebbe consentire il cambio di genere e di nome per ungheresi e non ungheresi

La Corte europea dei diritti dell’uomo ha concluso un dibattito durato cinque anni dopo aver affermato che l’Ungheria dovrebbe concedere sia ai cittadini ungheresi che a quelli non ungheresi i diritti di approvare legalmente il loro genere e la procedura di cambio di nome coinvolta La decisione è arrivata due giorni dopo che il governo ungherese ha negato i diritti delle persone transgender nel paese. 

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Háttér Társaság scrive che la storia del dibattito è iniziata cinque anni fa quando un uomo transgender da Israele è arrivato in Ungheria nella stagione estiva e ha chiesto rifugio, poiché era transgender in Israele, l’uomo è stato minacciato di persecuzione da parte delle autorità locali, ed è stato registrato come rifugiato Tuttavia, i suoi documenti ufficiali avevano ancora i dati di una donna, e l’uomo ha deciso di chiedere un nome legale e un cambiamento di genere nei suoi documenti Poiché l’Ungheria non aveva alcun tipo di procedura allora, la sua richiesta è stata rimandata indietro, e all’uomo è stato chiesto di tornare in Israele per cambiare i suoi documenti sotto la minaccia di essere catturato dalle autorità a causa del suo orientamento sessuale.

L’uomo ha chiesto l’aiuto di Háttér Társaság (Società Háttér), fondata nel 1995, che è la più grande e antica organizzazione lesbica, gay, bisessuale, transgender, queer e intersessuale (LGBTQI) attualmente operativa in Ungheria. 

La Corte costituzionale ha stabilito nel 2018 che c’era un’omissione incostituzionale perché la legge non prevedeva il riconoscimento legale del genere e il relativo cambio di nome per le persone trans che risiedono legalmente in Ungheria in modo permanente La Corte costituzionale ha dato una scadenza del 31 dicembre 2018, affinché il legislatore adottasse una nuova legislazione, ma il governo non ha fatto i passi necessari.

Con l’aiuto del Tribunale di Strasburgo, l’uomo è stato in grado di avanzare con successo con il suo caso Il tribunale ha annunciato che l’Ungheria dovrebbe consentire ai cittadini ungheresi e ai cittadini non ungheresi i diritti al cambiamento di genere e di nome Oltre a dichiarare ufficialmente l’ordine, il tribunale e la CEDU hanno multato lo Stato ungherese con 8.000 EUR.

Hátter Társaság ha riferito che le autorità ungheresi hanno contribuito al caso con cinismo poiché erano consapevoli del fatto che l’uomo era in pericolo nel suo paese d’origine, ma gli hanno chiesto comunque di tornare indietro per cambiare i suoi documenti in Israele.


L’accettazione LGBT è bassa in Ungheria e ancora peggiore in Polonia

ILGA-Europe ha prodotto la sua ultima“Rainbow Map” sulla quale classificano i paesi europei in base a una panoramica della situazione giuridica e dell’accettazione delle persone LGBT. Questo si chiama Rainbow Index. Secondo ILGA-Europe, un’organizzazione non governativa con sede a Bruxelles, il paese meno accettante in Europa è ora la Polonia, e anche l’Ungheria potrebbe fare meglio.

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