La pandemia rallenta la crescita delle vendite al dettaglio in Ungheria a 4,4 pc a marzo

Le vendite al dettaglio in Ungheria sono cresciute del 4,4% a marzo rispetto allo stesso mese dell’anno precedente, rallentando rispetto all’aumento del 10,9% di febbraio poiché i consumatori riempivano le loro dispense ma spendevano meno per altri acquisti, dati diffusi dall’Ufficio centrale di statistica (KSH) il Mercoledì mostra.

Le vendite al dettaglio sono aumentate del 3,5%, al netto degli effetti dell’anno solare. Le vendite alimentari corrette sono aumentate del 12,7% e le vendite non alimentari sono aumentate dello 0,5%. Le vendite di carburante per veicoli sono diminuite del 16,7%.

Il Ministero dell’Innovazione e della Tecnologia (ITM), commentando i dati, ha dichiarato

le ricadute economiche dell’epidemia e delle misure di emergenza si sono manifestate in modo trasversale in vari modi, sia positivi che negativi.

Mentre nel mese precedente le vendite totali al dettaglio hanno superato i 1.000 miliardi di fiorini (2,8 miliardi di euro), si prevede che aprile diminuirà drasticamente, ha affermato il ministero in una nota.

Normalmente, il fatturato è distribuito in modo più uniforme tra i sottosettori, ha osservato il ministero, A marzo, invece, circa la metà è stata prodotta da imprese legate al cibo mentre la vendita al dettaglio non alimentare rappresentava poco più di un terzo.

I consumatori tendono a optare per i beni di consumo quotidiano, ha osservato.

Le farmacie hanno visto il fatturato aumentare del 38%, i negozi di alimentari generali del 15%, mentre i tessili, l’abbigliamento e le calzature sono diminuiti del 51%. Anche il commercio di libri, computer e altri manufatti ha subito un grande successo.

Tuttavia, il ministero ha osservato, la vendita al dettaglio di pacchi e Internet ha fatto affari ruggenti.

Il fatturato totale del commercio al dettaglio a marzo è stato di 1.045 miliardi di fiorini a prezzi correnti.

Péter Cseresnyes, segretario di Stato per la politica commerciale e la tutela dei consumatori, ha affermato che si spera che la ripresa dalla crisi inizi a maggio con il graduale allentamento delle misure di emergenza e la realizzazione di acquisti differiti che aumentano il fatturato.

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