Il governo ungherese spenderà milioni di dollari a Washington

Il governo ungherese donerà 9 milioni di dollari per creare un museo a Washington, per commemorare le vittime del comunismo.

Secondo il Napi, il governo dice che vorrebbero lottare contro il comunismo in modo più efficace, ecco perché vorrebbero aumentare la donazione per creare un museo per le sue vittime La decisione del governo autorizza il ministro degli affari esteri e del commercio a condurre le trattative necessarie sulla questione con la Victims of Communism Memorial Foundation e la Center for Democracy Public Foundation.

Il ministro delle Finanze deve trasferire 1/3 del denaro fino alla fine di gennaio, mentre il resto dovrebbe essere stanziato entro la fine del 2020.

Abbiamo riferito nel 2014 che una campagna di raccolta fondi è partita online per donazioni per costruire un museo a Washington, D.C., che commemorasse le vittime del Comunismo in tutto il mondo Il governo ungherese ha poi offerto 1 milione di dollari come contributo al progetto.

Marion Smith, leader della Victims of Communism Memorial Foundation, ha poi dichiarato in una conferenza stampa che il lancio di buildthemuseum.org segna il 25° anniversario del crollo della cortina di ferro e il 20° anniversario della creazione della fondazione. Rappresentanti di 18 paesi, tra cui l’Ungheria, e organizzazioni civili e della diaspora hanno deposto corone di fiori al Memoriale delle vittime del comunismo sul modello della statua della cartapesta, “Dea della Democrazia”, eretta dagli studenti manifestanti in piazza Tiananmen nel 1989.

Maria Schmidt, direttrice del Museo della Casa del Terrore di Budapest, ha detto che è giunto il momento di far seguire all’erezione della statua la costruzione di un museo, L’Ungheria ha assunto il ruolo di iniziatrice in questo progetto e vi ha contribuito con 1 milione di dollari, ha aggiunto, esprimendo la speranza che anche altri paesi aderissero Lo storico Lee Edwards, presidente della fondazione, ha detto a MTI che la maggior parte delle persone non era a conoscenza del fatto che 100 milioni di vite erano andate perdute durante le dittature comuniste del XX secolo, e le persone stavano ancora morendo in tali regimi dittatoriali, ha poi espresso la speranza che la pietra angolare del museo possa essere collocata nel 2017, il centenario della rivoluzione bolscevica.

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