L’opposizione esorta a dichiarare l’emergenza climatica

Giovedì i gruppi parlamentari dei cinque partiti di opposizione hanno esortato il parlamento a dichiarare l’emergenza climatica in Ungheria.

I rappresentanti dei partiti sono intervenuti martedì in una conferenza stampa congiunta in risposta al voto del parlamento per inserire all’ordine del giorno le proposte dell’opposizione sulla dichiarazione dell’emergenza climatica e sollecitare misure per eliminare gli effetti del cambiamento climatico.

Erzsébet Schmuck, co-leader della LMP verde, ha osservato che avevano presentato la loro proposta di emergenza climatica già a maggio Il partito ha anche esortato l’Ungheria elaborare una legge sul clima e una tabella di marcia per la decarbonizzazione entro il 2050, ha detto. Tibor Nunkovics del partito nazionalista Jobbik ha detto che l’opposizione è rimasta sorpresa nel vedere i legislatori governativi sostenere le loro proposte in parlamento.

“Ma la questione è se i partiti al governo vogliono davvero avere un dibattito significativo sul cambiamento climatico o vogliono semplicemente mostrare ai loro partner internazionali che stanno adottando misure contro di esso, ha detto”.

Zita Gurmai, vice capogruppo dei socialisti, ha affermato che l’Ungheria ha la seconda peggiore qualità dell’aria dopo la Cina. Ogni anno in Ungheria muoiono circa 13.000 persone a causa dell’inquinamento atmosferico, ha affermato, aggiungendo che l’opposizione esorta all’unanimità il governo a dichiarare un’emergenza climatica.

Il partito al governo Fidesz ha dichiarato in risposta di sostenere pienamente un dibattito parlamentare sull’emergenza climatica e il cambiamento climatico, I due partiti al governo alleati sono pronti a sostenere ulteriori misure governative volte a raggiungere gli obiettivi climatici, ha detto in una nota.

La protezione del clima è una questione che deve essere presa sul serio, ha detto Fidesz, aggiungendo che la nuova leadership dell’opposizione di Budapest, tuttavia, finora ha utilizzato la questione esclusivamente per promuovere i propri interessi politici.