Lajos Mocsai, l’allenatore della nazionale di pallamano: tra pallamano e vita familiare

Sulla rotta per l’EHF EURO 2014 la nazionale maschile dell’Ungheria ha giocato due partite di prova contro i campioni del mondo della Spagna oggi e ieri, 1 e 2 novembre, ha detto la Federazione Europea di Pallamano, entrambe le squadre sono state sorteggiate nell’EHF EURO Gruppo B e quindi si incontreranno di nuovo già il 12 gennaio ad Aalborg, , rapporti EHF.

L’allenatore Lajos Mocsai ha riunito quasi tutti i suoi giocatori, ma ne ha mancato uno, Tamas Mocsai, che non è solo una figura importante nella squadra nazionale ma anche il figlio di Mocsai. Tamas Mocsai ha subito un infortunio al ginocchio nella partita della Bundesliga tedesca del suo club, TSV Hannover-Burgdorf, contro il TSV Lemgo domenica scorsa (27 ottobre). Ulteriori esami medici nei prossimi giorni riveleranno la gravità dell’infortunio.

“Sono capo allenatore dall’agosto 2010 e mio figlio ha preso parte ad ogni evento internazionale Non ricordo che abbia mai saltato un solo allenamento,” dice Lajos Mocsai.

Con padre e figlio così profondamente coinvolti nella pallamano, non è sempre facile conciliare vita familiare e professionale. “Non ci vediamo da mesi Sono padre e lui è mio figlio Viviamo in paesi diversi ed è difficile a volte Quando arriva in nazionale, sono felice di vederlo prima come allenatore e poi come padre. (Ma) Ci incontriamo sempre per momenti in cui possiamo parlare come una famiglia ed è molto importante, afferma Mocsai.

“Ho una bella moglie, un figlio e tre figlie Tutti i miei figli vivono separati ma condividiamo insieme momenti fantastici di tanto in tanto La famiglia è molto importante Ogni anno andiamo in vacanza per una settimana e adoro questi giorni trascorrendo insieme con la mia famiglia Durante questo periodo sono solo un padre e sono i miei figli Abbiamo anche condiviso alcuni momenti speciali che dureranno per tutta la vita Uno di questi è stato quando mio figlio e io siamo andati insieme ai Giochi Olimpici di Londra (ndr L’Ungheria è arrivata 4a) Non ho mai dimenticato quanto mi sia stato toccato il cuore.”

di Krisztina Deak

Foto: veol.hu

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