“Giornalismo” scandaloso in Ungheria: Un giornale allineato al governo pubblica foto segrete di donne con gonne corte

Un nuovo, inquietante, livello nel panorama mediatico ungherese ha scatenato l’indignazione pubblica, le proteste e la condanna da parte dei gruppi per i diritti delle donne. Metropol, un quotidiano gratuito con forti legami con il partito di governo Fidesz, ha pubblicato una serie di foto di donne in minigonna (immagini scattate a loro insaputa o con il loro consenso in spazi pubblici) e ha apertamente incoraggiato i lettori a inviare foto voyeuristiche simili.
Il numero del 4 giugno di Metropol riportava il titolo “Più corto è, meglio è”, con immagini di gambe di donne accompagnate da commenti osceni. La famigerata rubrica del giornale “Scatta una foto e inviala!” è stata criticata in passato per aver preso di mira gruppi vulnerabili. Nel 2021, ha attirato l’attenzione nazionale per la pubblicazione di una cosiddetta “mappa dei mendicanti” di Budapest, che mostrava foto di senzatetto e luoghi in cui “disturbavano i pedoni”, scrive Telex. L’editore, Mediaworks, alla fine è stato multato per 250.000 HUF (620 euro) dall’autorità ungherese per i media, ma ha continuato a difendere l’articolo come non discriminatorio, e tuttora è online.
Le donne non sono al sicuro nemmeno in pieno giorno
Questa volta, l’indignazione è ancora più intensa.
L’organizzazione per i diritti civili PATENT Association ha definito l’articolo “una palese oggettivazione e un vile sessismo”, affermando che invia il pericoloso messaggio che le donne non sono mai al sicuro, nemmeno in una strada pubblica durante il giorno. “Gli uomini che scattano foto sotto le gonne delle donne non hanno più bisogno di nascondersi”, ha scritto il gruppo. Possono inviare con orgoglio le loro ‘prede’ a un giornale di larga diffusione, che pubblica le immagini con commenti disgustosi su due pagine”.
Nel pomeriggio del 4 giugno si è tenutauna protesta davanti alla sede di Mediaworks a Budapest. Gli organizzatori hanno condiviso un messaggio di una delle ragazze colpite, che era appena uscita dal suo esame orale finale di scuola superiore quando ha scoperto la sua foto sul giornale. “Non avevo idea che qualcuno mi avesse scattato una foto, e tanto meno che l’avesse pubblicata”, ha scritto. “È umiliante che alcune persone trovino gioia nel prendere in giro le giovani donne e che un giornale importante, allineato al governo, non solo lo sostenga, ma lo incoraggi”.
Ha aggiunto: “Non credo che siano affari degli altri quello che indosso o quali vestiti mi fanno sentire completa e felice. Capisco perfettamente se a qualcuno non piace il mio stile; ognuno ha gusti diversi, ma nessuno ha il diritto di condividere la propria opinione personale su piattaforme mediatiche pubbliche”.
PATENT ha offerto assistenza legale gratuita a chiunque sia apparso senza il suo consenso e sta esortando le persone colpite a farsi avanti. Il gruppo ha anche invitato il pubblico a parlare contro le molestie di strada e le piattaforme mediatiche che le normalizzano.
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